Tre mesi dopo il successo alle Politiche, il centrodestra si prepara per la campagna elettorale in vista delle regionali di Lazio e Lombardia, il prossimo 12 e 13 febbraio. Un appuntamento che, al di là della rilevanza in sé, servirà anche per comprendere lo stato di salute e la tenuta della coalizione guidata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La compattezza del fronte di centrodestra è fuori discussione, e la conferenza di presentazione del candidato alla poltrona che fu di Nicola Zingaretti, Francesco Rocca, ha offerto ai leader di maggioranza l’occasione per rivendicare non solo la qualità del lavoro svolto in questi primi mesi di governo del Paese, ma anche per rilanciare quelli che saranno i temi caratterizzanti la legislatura.”Il centrodestra unito e coeso ha scelto una personalità che coniuga competenza, capacità e prestigio – dichiara la premier -. Garanzie indiscutibili per portare anche nella Regione Lazio il buongoverno del centrodestra”. Quella stessa unità e quella stessa coesione a cui fa riferimento il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che in un video a sostegno di Rocca torna a parlare di uno degli obiettivi che gli stanno maggiormente a cuore: il partito unico di centrodestra. “La nostra è una coalizione unita, credibile, fatta di rapporti leali tra forze politiche diverse ma capaci di lavorare insieme da quasi 30 anni – dice l’ex presidente del Consiglio -. Una coalizione che un giorno potrebbe diventare un partito unico sul modello del Partito Repubblicano americano senza però perdere in nessun caso il suo carattere plurale che valorizza storie diverse, culture diverse, linguaggi diversi capaci di confluire in un progetto comune”.
A via della Scrofa i big prevedono una Fdi al di sopra della soglia del 30%. Qualcuno spera anche nel 35%. Staremo a vedere. Di sicuro i sondaggi riservati che girano in queste ore tra le segreterie dei partiti sono estremamente favorevoli al centrodestra. Francesco Rocca ha tra gli 8 e i 10 punti di vantaggio su Alessio D’Amato. La candidata dei 5 Stelle tra il 10 e il 15%, totalmente ininfluente. Per Rocca la vittoria sembra a portata di mano. “Ma bisognerà fare molta attenzione al PD”, spiegano maliziosi da via della Scrofa. Le sorprese in campagna elettorale sono sempre dietro l’angolo.