Non solo le valigie piene di contanti, ora si scandagliano i conti offshore. È l’inchiesta Qatargate che entra in una nuova fase, quella in cui si allarga il raggio d’azione delle indagini. Le autorità greche hanno infatti chiesto a Panama informazioni su un conto intestato all’ex vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili e ai suoi genitori: è lì che gli investigatori dell’anti riciclaggio andranno a cercare i venti milioni di euro siglati Qatar.
Qatargate: nuovo filone d’inchiesta?
Che stia per aprirsi un nuovo filone nell’inchiesta che ha scosso Bruxelles? È solo una delle tante domande cui dovranno rispondere le procure, proprio mentre gli inquirenti belgi chiedono di revocare l’immunità parlamentare ai socialisti Marc Tarabella e Andrea Cozzolino (secondo la ricostruzione di Le Soir). Due nomi già apparsi nelle carte del Qatargate: tra le persone sottoposte a detenzione cautelare c’è infatti Francesco Giorgi, che lavorava come assistente parlamentare proprio di Cozzolino. Lui però si dichiara estraneo alla vicenda, e attraverso una nota dei suoi avvocati fa sapere di non voler usufruire dell’immunità perché, si legge: “ha sempre svolto la sua attività in modo libero e trasparente”.
Avviata la procedura per la revoca dell’immunità
Quella che si apre è una fase nuova dell’inchiesta, anche perché la metà di gennaio sarà cruciale per tutti gli indagati che fanno parte della Plenaria. La presidente Roberta Metsola comunicherà infatti la procedura di revoca dell’immunità il 16 gennaio, poi spetterà alla commissione competente per le questioni giuridiche (Juri) pronunciarsi e in caso di assenso, la decisione andrà ratificata in Aula.