I Black Eyed Peas, sono saliti sul palco con il simbolo dei diritti LGBT durante il Concerto di Capodanno in Polonia.

La trovata della band americana ha scatenato le polemiche all’interno del Governo di Varsavia.

Black Eyed Peas si esibiscono con la fascia dei diritti LGBT in Polonia

In occasione del veglione di fine anno, la band americana era ospite della tv pubblica polacca “TVP” che ha trasmesso in diretta il loro concerto.

Con lo scopo di contestare l’omofobia al governo, i Black Eyed Peas hanno cantato indossando la fascia arcobaleno sul braccio, simbolo dei diritti LGBTQ.

L’esibizione del gruppo ha fatto scoppiare un vero e proprio caso politico in Polonia provocando un duro scontro nella coalizione al governo conservatore tra il primo ministro Mateusz Morawiecki e il suo partito Diritto e giustizia, PiS, e il suo alleato, il partito Polonia Solidale, che ha accusato il PiS di promuovere con il denaro pubblico le “devianze LGTBQ”.

Il gesto di solidarietà dei componenti della band americana, nei confronti della comunità Lgbt, bersaglio di forti discriminazioni nella Polonia a guida conservatrice dal 2015, è stato duramente condannato da molti esponenti politici del Paese.

Le oltre cento municipalità del Paese, infatti, si dichiarano “Zone senza Lgbt” e vietano gli eventi del Gay pride.

Prima che i Black Eyed Peas accettassero di esibirsi al veglione di Capodanno nella località montana di Zakopane, un’altra nota cantante, l’ex Spice Girl Melanie C, aveva rifiutato l’invito per “problemi che non sono in linea con le comunità che sostengo”.

L’indignazione dei politici polacchi

Al concerto, trasmesso in diretta sulla “Tvp”, la Rai polacca, hanno assistito circa 8,3 milioni di telespettatori.

Il gesto dei Black Eyed Peas non è passato inosservato agli esponenti politici di Polonia Unita (Solidarna Polska), il partito della coalizione di governo nonché alleato di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo che, con indignazione, hanno giudicato la performance del gruppo una “disgrazia” e ne hanno condannato la “promozione della devianza”, intesa come l’omosessualità.

Ad accrescere il malcontento generale dei politici polacchi sarebbe stata anche la dedica, da parte della band americana, di una delle loro hit di successo “Where is the love?” proprio alle comunità che vivono l’odio come “gli ebrei, chi è di origine africana e le persone Lgbtq+”.

Il ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro e leader di Sp ha affermato in proposito:

Polonia solidale non accetterà mai la promozione LGBTQ nella televisione pubblica, è una questione in cui il partito differisce fondamentalmente dal PiS e dal primo ministro Mateusz Morawiecki“.

L’eurodeputato Joachim Brudziński del PiS, invece, ha definito il partito di cui fa parte, “un partito della libertà“, e ha aggiunto che “i membri del PiS non si preoccupano delle preferenze sessuali delle persone”.

Il dibattito è proseguito anche sui social dove diversi esponenti politici hanno voluto esprimere la loro opinione sulla questione dei diritti LGBT in Polonia e sull’esibizione dei Black Eyed Peas nettamente in contrasto con la posizione del governo al potere.

Su Twitter, il deputato Marcin Warchoł ha scritto:

Non è un capodanno dei sogni, ma un capodanno della devianza”.

A questa affermazione, non poteva mancare la replica del rapper Wil.I.am dei Black Eyed Peas, che ha scritto:

 “Siamo i Black Eyed Peas o i Black Eyed Peace perché siamo per la pace, l’uguaglianza e l’armonia. Non siamo i Black Eyed PiS (Partito Diritto e Giustizia)”.

Inoltre, il fondatore del gruppo ha voluto rispondere anche a tutti coloro che gli hanno fatto notare di essersi esibiti, in altre occasioni, in Paesi in cui l’omosessualità è un crimine, ma, hanno scelto di dar voce alle loro opinioni solo in Polonia dove l’omosessualità non è mai stata un crimine.

Wil.I.am ha risposto, dicendo:

Siamo per l’unità, l’amore, la tolleranza, l’unicità. A volte devi andare dove le persone non hanno le tue stesse opinioni per ispirarle su cosa sia la tolleranza”.