Giornata cruciale sul caso dell’aggressione avvenuta alla Stazione di Roma Termini la notte di Capodanno. Ieri pomeriggio è stato infatti fermato il clochard polacco responsabile di aver accoltellato una turista israeliana, rintracciato da due carabinieri in borghese mentre stava prendendo in Stazione Centrale un treno che da Milano portava a Brescia.
Il pubblico ministero Enrico Pavone ha depositato questa mattina presso il Tribunale la richiesta di convalida del fermo nei confronti del 25enne Aleksandr Chomiak, questa l’identità del clochard. Tra le motivazioni a sostegno della tesi Pavone descrive l’aguzzino come “socialmente pericoloso” e dunque “in grado di reiterare il suo gesto“. Pesa inoltre sulla bilancia il pericolo di fuga.
Aggressione Stazione Termini, nel pomeriggio interrogatorio del 25enne
Ora che il 25enne è stato rintracciato e posto sotto custodia, mentre era in possesso di una serie di coltelli conservati nello zaino, si cerca di capire come procedere a livello giudiziario. E’ probabile che la palla passi presto da Roma a Milano. Nel frattempo, emergono nuovi dettagli sul passato di Chomiak, responsabile dell’aggressione alla stazione Termini di Roma.
Gli inquirenti lo hanno infatti etichettato come “un fantasma che si aggirava per l’Italia“, per riassumere gli otto mesi in cui il giovane senza fissa dimora avrebbe soggiornato nel nostro Paese. Sulle motivazioni del gesto, si è presto raffreddata l’ipotesi legata a derive terroristiche o razziali, data l’etnia della vittima. Nell’arsenale in suo possesso è stata invece ritrovata la possibile arma del delitto, un coltello da cucina con delle macchie di sangue evidenti.
Al momento si trova nel carcere di San Vittore, in attesa che il gip Natalia Imarisio deliberi: l’interrogatorio è previsto nelle prossime ore. Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore lombardo Attilio Fontana, il quale si è complimentato personalmente con i carabinieri che hanno bloccato il clochard, definendo l’accaduto “l’ennesima conferma della serietà e della professionalità delle forze dell’ordine“.