Papi dimissionari. Chi per un motivo e chi per un altro ha rinunciato alla carica di pontefice deponendo tutti i poteri che aveva. Contrariamente a tutti gli altri Ratzinger è stato l’unico pontefice che ha utilizzato il titolo di  “sommo pontefice emerito”, (cioè che pur non esercitando più la sua attività ne ha mantenuto i gradi e l’onorificenza), nonostante questa nomea non è esplicitamente prevista da alcuna normativa della Chiesa Cattolica.

Papi dimissionari: i Papi esiliati

  • Papa Clemente I (in carica dal’88 al 97 ). Egli rinunciò alla carica di pontefice a favore di Evaristo perché, fu arrestato ed esiliato, pertanto non voleva che i fedeli rimanessero senza una guida spirituale.
  • Papa Ponziano (in carica dal 230 al 235). La chiesa in quel periodo era tormentata da una divisione interna creata dal primo anti Papa della storia Ippolito. La Storia ci racconta che poi Ippolito pentito si riconciliò con il vescovo di Roma poco prima di essere tutti e due condannati. Dopo anni di tranquillità dunque per la comunità cristiana, nel 235, durante il regno di Massimino il Trace, tornò in auge la persecuzione contro i capi della Chiesa. Una delle sue prime vittime fu proprio Ponziano che fu deportato in esilio in Sardegna insieme ad Ippolito. In quell’occasione Ponziano rinunciò alla carica per favorire una nuova elezione che sancì Antero come nuovo Pontefice.
  • Papa Silverio (in carica dal 536 al 537) Fu vittima di un complotto e portato in Licia, dove si stabilì a Patara. Quando rientrò in Italia, si narra a Napoli, Vigilio, che era suo successore non fu disposto a tollerare il ritorno di Silverio e lo fece allontanare per inviarlo sull’isola di Palmarola, un isolotto nei pressi di Ponza. E’ lì, nella data dell’11 novembre, che Silverio fu costretto ad abdicare firmando un documento in cui rinunciava al ministero di vescovo di Roma in favore di Vigilio. Su questa isola il Papa morì per via delle tante e dure privazioni e del maltrattamento subito.

Papi dimissionari: Papa Benedetto IX e la vendita attraverso la “simonia”

  • Papa Benedetto IX (1032-1045) Divenuto Papa giovanissimo, all’eta di 11 anni, ma rinunciò a favore di Silvestro III. Successivamente riprese la carica per poi venderla a Gregorio VI, al prete Giovanni “Graziano” de’ Graziani, suo padrino (probabilmente per oltre 650 kg d’oro) dopo aver abdicato nel giorno del 1º maggio (mosso probabilmente dal desiderio di sposarsi, gli era stato promesso in sposa la figlia di Gerardo Santo). Questo scambio, all’epoca fu definito con il termine “simonia”, (parola che si riferisce a Simon Mago, che offrì denaro agli Apostoli per ricevere i doni dello Spirito Santo). Sta di fatto che Graziano fu incoronato con il nome di papa Gregorio VI il 5 maggio 1045 e la proposta rappresentò solo un’esca per invogliarlo a lasciare il papato e finalmente liberarsi di lui.

Papi dimissionari: da Gregorio VI a Benedetto XVI

  • Gregorio VI «Io, Gregorio, vescovo, servo dei servi di Dio, sentenzio che debbo essere deposto dal pontificato di Santa Romana Chiesa, per l’enorme errore che, attraverso l’impurità simoniaca, ha condizionato e viziato la mia elezione» queste la rivelazione del pontefice in occasione del Sinodo a Sutri. Benedetto IX fu dichiarato decaduto dal concilio. E così Giovanni Graziano, non più Gregorio VI, fu inviato in Germania e affidato alla custodia del vescovo di Colonia Ermanno, e morì l’anno seguente (1047)
  • Papa Celestino V, detto il Papa del Gran rifiuto (rimase in carica dal 29 agosto al 13 dicembre 1294). A seguito della sua rinuncia fu eletto Papa Bonifacio VIII, mentre lui si ritirava a vita eremitica sino alla morte.
  • Papa Gregorio XII (in carica dal 1406 al 1415). Questo è il periodo dello scisma d’occidente nel quale regnavano contemporaneamente ben tre Papi (Gregorio XII in veste di Papa di Roma, Benedetto XIII in veste di Papa di Avignone e l’antipapa Giovanni XXIII). La situazione viene risolta con il Concilio di Costanza. Gregorio si servì dei suoi due delegati Carlo I Malatesta e il cardinale Giovanni Dominici di Ragusa: Il cardinale convocò il concilio e autorizzò i suoi atti di successione, preservando così le formule del primato papale, Malatesta, per conto del Papa pronunciò il suo abbandono. I cardinali d’altro canto accettarono e in base a precedenti accordi, accettarono altresì di mantenere in carica tutti i cardinali che il Papa stesso aveva creato. Tutto ciò con piena soddisfazione della famiglia dei Correr, la quale nominò a sua volta Gregorio vescovo di Frascati e legato pontificio ad Ancona. Alla fine si ebbe che il concilio mise da parte l’antipapa Giovanni XXIII (1415) succeduto ad Alessandro V e lo Scisma d’Occidente giunse a conclusione. Gregorio, invece spese gli ultimi due anni, in una tranquilla Recanati. 
  • Papa Benedetto XVI, nato Joseph Aloisius Ratzinger, è stato il 265º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 7º sovrano dello Stato della Chiesa dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. Fu l’8° Papa che rinunciò alla propria carica se consideriamo i 7 sopra elencati di cui si hanno fonti storiche certe o molto attendibili.