Legge di bilancio 2023 rottamazione cartelle. Con la nuova manovra fiscale arrivano 12 sanatorie volute dal Governo, che spera così di fare un passo verso il contribuente.
Legge di bilancio 2023 rottamazione cartelle
La legge di Bilancio 2023 è stata approvata, nonostante i tempi stretti tutti gli interventi previsti dal 1° gennaio 2023, sono stato ricompattati in un unico mega articolo, ripartito in 904 commi.
Tra le tante misure approvate per il 2023, interessano particolarmente i commi da 222 a 252, che riportano le disposizioni operative destinate all’attuazione dello stralcio dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex Equitalia) fino a mille euro. A seguire, le norme che regolano la Rottamazione quater delle cartelle esattoriali.
Con la Rottamazione quater i contribuenti su cui ricadono delle pendenze esattoriali, possono richiedere la cancellazione di sanzioni, interessi di mora e aggio. E, ancora, è possibile ottenere l’eliminazione delle spese per ritardata iscrizione e delle somme aggiuntive relative all’accantonamento dei debiti di natura previdenziale, così come riportato da fiscooggi.it.
I contribuenti aderendo alla Rottamazione quater possono sfruttare questo beneficio, sui carichi affidati all’Ente impositore, ricadenti in un particolare periodo. Infatti, l’agevolazione riguarda le cartelle esattoriali emesse dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione dal 2000 fino al 30 giugno 2022.
Il contribuente richiedendo i benefici della Rottamazione quater viene chiamato al solo pagamento delle somme dovute a titolo di capitale, rimborso dei costi sostenuti per l’avanzamento delle procedure esecutive e, quelle, relative alla notifica degli atti.
Il pagamento della definizione agevolata dovrà essere eseguito entro il 31 luglio 2023. All’occorrenza è possibile procedere con il versamento di un’unica rata o rateizzando l’importo dovuto in almeno 18 rate.
Se, il contribuente richiedere l’accesso al piano di rateizzazione della Rottamazione quater, deve considerare che la prima e la seconda rata, devono corrispondere al 10% dell’importo totale, a cui segue l’applicazione di un tasso d’interesse nella misura del 2 per cento annuo. Il pagamento della prima e seconda rata deve avvenire entro le date del 31 luglio e 30 novembre 2023.
Le restanti rate, di pari importo, devono essere versate rispettando le seguenti date: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre con cadenza annuale con inizio dal 2024.
Il contribuente che intende avvalersi della Rottamazione quater per saldare le pendenze con il fisco, deve presentare la richiesta entro il 30 aprile 2023.
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione fornirà nei tempi le modalità di partecipazione alla definizione agevolata.
È possibile richiedere il beneficio della Rottamazione quater, anche se decaduti dalle precedenti edizioni della rottamazione ter e Saldo e stralcio.
Per le violazioni amministrative la Rottamazione viene applicata solo sulla parte relativa a interessi e aggio.
Saldo e stralcio delle cartelle esattoriali
Nella legge di Bilancio 2023, non è presente solo la Rottamazione delle cartelle esattoriali, ma esiste anche un provvedimento di annullamento automatico al 31 marzo 2023, per i debiti affidati alla Riscossione per un importo residuo fino a mille euro.
Le cartelle esattoriali cancellate d’ufficio fino a mille euro, sono comprensive di capitale, interessi e sanzioni, provenienti dai carichi estrapolati singolarmente, affidati alla Riscossione nel periodo compreso dal 2000 al 2015.
Nel pacchetto dei debiti stralciati rientrano quelli riferiti alle amministrazioni statali (es. Comuni o Regioni), fisco (es. Agenzia delle Entrate e Riscossione), enti previdenziali (es. INPS), oltre che le pendenze riconducibili alla decadenza delle precedenti definizioni agevolate.
Viene precisato, che se il ruolo proviene da enti territoriali diversi, viene applicato solo sulle sanzioni e interessi.
Come si legge nei gli commi da 222 a 230, enti creditori possono decidere di non procedere all’applicazione dello stralcio così come disposto dalla norma, ma devono procedere presentando una comunicazione all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, circa la variazione di stralcio entro il 31 gennaio 2023.