Romeo e Giulietta Zeffirelli: dopo oltre cinquant’anni dall’uscita del film nelle sale, i due attori protagonisti, oggi ultrasettantenni, hanno deciso di intentare una causa contro la Paramount Pictures per una scena di nudo non autorizzata. Olivia Hussey e Leonard Whiting, all’epoca dei fatti entrambi minorenni, sostengono infatti di essere stati “sfruttati sessualmente” per la produzione della pellicola, chiedendo ora un risarcimento di 500 milioni di dollari per i danni emotivi riportati in seguito alla vicenda.

Romeo e Giulietta Zeffirelli: i due attori protagonisti hanno intentato una causa contro la Paramount Pictures

Secondo quanto riportato da alcuni media statunitensi, le due star di “Romeo e Giulietta”, Olivia Hussey e Leonard Whiting, apparsi nel film di successo internazionale del 1968 firmato da regista Franco Zeffirelli, avrebbero fatto causa alla Paramount Pictures per lo sfruttamento di immagini sessuali di minorenni. Ormai ultrasettantenni, i due attori, che all’epoca dei fatti avevano rispettivamente 15 e 16 anni, sostengono infatti di essere stati “sfruttati sessualmente” da Zeffirelli, scomparso nel 2019, per una scena di nudo non autorizzata e hanno così presentato un’azione legale alla Superior Court di Santa Monica, in California, chiedendo un risarcimento dei danni di ben 500 milioni di dollari.

Stando a quanto emerso finora, il regista avrebbe dato ai due attori l’assicurazione che nel film non ci sarebbero state scene di nudo e che, nella scena in camera da letto, i due ragazzi avrebbero indossato biancheria color carne. Ma, secondo quanto raccontano i diretti interessati, l’ultimo giorno delle riprese, Zeffirelli avrebbe chiesto loro di spogliarsi “altrimenti il film sarebbe stato un fiasco”. Così i due sarebbero stati costretti a mostrarsi alla videocamera, riportando “angoscia mentale e stress emotivo” per tutti gli anni seguenti, fino ad oggi. Il manager Tony Marinozzi, che sostiene la causa contro la Paramount dei due attori, presentata lo scorso 30 dicembre, ha spiegato: “Quello che è stato detto loro e ciò che è accaduto sono due cose diverse. Si sono fidati di Franco. A 16 anni, come attori, si sono fidati che non avrebbe violato la loro fiducia. Franco era loro amico e, francamente, a 16 anni, cosa potevano fare? Non avevano opzioni. Non c’era #MeToo” (il movimento femminista contro le molestie sessuali).

I responsabili del film sono ora accusati “di aver girato scene di minorenni nudi o seminudi senza il loro consenso, in violazione delle leggi”. Sembra infatti che ai due attori fosse stata mostrata in anticipo la posizione della telecamera, in modo da assicurargli che nel film non sarebbe stata mostrata alcuna nudità. Cosa che poi non è avvenuta. A ribadire il danno causato dalla vicenda è stato anche l’avvocato di Hussey e Whiting, Solomon Gresen, che ha commentato: “Le scene di nudo di minori sono contro la legge e non dovrebbero essere mostrate. Si trattava di due ragazzi davvero giovani e innocenti, negli anni ’60, che non comprendevano cosa stesse per accadere. Improvvisamente sono stati famosi a un livello che non si attendevano, e inoltre erano stati violati in un modo che non sapevano gestire”. Secondo Variety, Hussey nel 2018 aveva in realtà difeso la scena, sostenendo che fosse necessaria per il film e facendo sapere che “Leonard non era per niente timido”. “A metà delle riprese – aveva dichiarato l’attrice – mi ero completamente dimenticata di non indossare vestiti”.

Già all’epoca dell’uscita il film aveva provocato non poche polemiche legate alla scena di nudo, tanto che sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti fu contrassegnato come un film per adulti e in Italia Zeffirelli dovette ottenere un permesso speciale dalla censura affinché la scena con il seno della Hussey in bella vista fosse mostrata. Sembra poi che alla stessa attrice fu proibito di entrare in sala a vedere il film a causa della sua giovane età, nonostante si trattasse del suo corpo. Ora, dopo oltre cinquant’anni dalla sua uscita, i due protagonisti chiedono alla Paramount di risarcirli per i danni emotivi a lungo termine riportati.