Offerte di lavoro, a gennaio 2023 sono previste 504mila assunzioni dalle imprese: ecco quali sono i profili più ricercati, anche se la metà delle opportunità potrebbe rimanere vacante per mancanza dei candidati “ideali”. Sono i primi numeri dell’anno sul mercato del lavoro elaborati da Unioncamere e Anpal mediante il sistema informativo Excelsior, con aspettative in netta crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (più 46mila nuove offerte di lavoro rispetto a gennaio 2022). Le prospettive di crescita del mercato lavorativo sono confermate anche per il primo trimestre del 2023: fino a marzo le imprese stimano assunzioni per 1,3 milioni di unità. I dati confermano che si stanno raggiungendo i livelli pre-Covid, addirittura in crescita rispetto a gennaio 2019 del più 14%, percentuale che si traduce in prospettive di assunzioni di 62mila unità in più rispetto a quattro anni fa. Ma non mancano le difficoltà: il 45,6% delle assunzioni stimate dalle imprese potrebbe andare vacante per mancanza di profili ideali. La percentuale raggiunge percentuali del 66% e del 62% rispettivamente per le figure dirigenziali e per gli operai specializzati.

Offerte lavoro assunzioni gennaio 2023: mercato in crescita, ecco i settori e le professioni con più richieste

Delle 504mila assunzioni previste dalle imprese per il mese di gennaio 2023, i settori trainanti si confermano l’edilizia, il turismo e la meccanica, mentre rimane in sofferenza il settore tessile. Più nel dettaglio, il manifatturiero segna una crescita su base annua di quasi il 18% delle offerte di lavoro, percentuale che corrisponde a 19mila assunzioni in più. A seguire, cresce il turismo che ha bisogno di 10mila addetti in più su base annua, i servizi di supporto alle imprese e alle persone e i servizi alle persone. Tra le professioni più ricercate dalle imprese spiccano gli addetti alle vendite e alle attività di ristorazione, i conduttori di veicoli a motore, il personale non qualificato nei servizi di pulizia o di spostamento e consegna delle merci, gli artigiani e gli operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili, gli impiegati alla segreteria e agli affari generali, i tecnici della salute e dei rapporti con i mercati, gli impiegati addetti all’accoglienza e alle informazioni della clientela.

Profili più difficili da trovare sul mercato del lavoro

Non mancano le difficoltà per le imprese a trovare le figure giuste rispetto alle offerte di lavoro e alle previsioni di assunzione. La percentuale dei posti che va deserta per mancanza di candidati ideali è la nota più dolente di questa rilevazione mensile di Anpal e Unioncamere: infatti, le offerte di lavoro senza candidati sono passate da una media del 38,6% di gennaio 2022 al 45,6 di gennaio 2023. Ciò significa che delle assunzioni programmate dalle imprese per questo mese, circa la metà non troverà il candidato o la candidata con le giuste competenze e professionalità oppure con preparazione inadeguata. Le professioni maggiormente difficili da occupare sono quelle legate ai ruoli dirigenziali (66,1% di difficoltà), seguite dagli operai specializzati (61,9%), dai tecnici (51,6%), dai conduttori di impianti (49%), dalle professioni scientifiche, intellettuali e con elevata specializzazione (47,5%), dalle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (41,0%). Le imprese che non troveranno i giusti candidati per le assunzioni previste a gennaio impiegheranno oltre quattro mesi di media per assegnare il posto al profilo ricercato. Dal punto di vista territoriale, al Nord Ovest (oltre 171mila assunzioni previste a gennaio) e al Nord Est (123mila) sono presenti numeri più alti sulle offerte di lavoro. Segnali incoraggianti arrivano anche dal Sud e dal Centro con 109mila e 101mila assunzioni programmate per questo mese.