Bonus investimenti beni strumentali: questa agevolazione viene erogata mediante la concessione di un credito d’imposta, con il fine di incentivare la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere tutto ciò che riguarda il bonus investimenti beni strumentali: che cos’è, a chi spetta, cosa rientra nel credito d’imposta, a quanto ammonta e come si ottiene.
Bonus investimenti beni strumentali: che cos’è e a chi spetta
Il bonus investimenti beni strumentali serve a supportare e ad incentivare le imprese che investono in tali beni, sia materiali che immateriali, purché siano nuovi e funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinate a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
Questa agevolazione, che viene erogata sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, spetta a tutte le imprese che sono ubicate all’interno del territorio italiano, comprese dunque le stabili organizzazioni di soggetti non residenti e indipendentemente da:
- la natura giuridica;
- il settore economico di appartenenza;
- la dimensione;
- il regime contabile;
- il sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Il bonus per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionale spetta ai seguenti soggetti:
- gli esercenti arti e professioni;
- coloro che aderiscono al regime forfetario;
- le imprese agricole;
- le imprese marittime.
Sono, invece, escluse dalla possibilità di beneficiare di questa agevolazione:
- le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale;
- le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.
“La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori”.
Bonus investimenti beni strumentali: cosa rientra nel credito d’imposta e a quanto ammonta
Il bonus investimenti strumentali viene riconosciuto alle seguenti condizioni e per il seguente ammontare, a seconda della diversa tipologia di bene che l’impresa decide di acquistare.
Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati:
2021
- 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
2022
- 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Dal 2023 al 2025
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati:
- 2021: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro;
- 2022: 50% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro;
- 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro;
- 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro;
- 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
Altri beni strumentali materiali:
- 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro;
- 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
Altri beni strumentali immateriali:
- 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
- 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Per tutte le tipologie di beni strumentali appena descritti, il credito d’imposta può essere esteso per 6 mesi a condizione che entro il 31 dicembre il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Come si ottiene il credito d’imposta
Il bonus investimenti beni strumentali per quanto riguarda quelli tecnologicamente avanzati, sia materiali che immateriali, viene riconosciuto alle imprese che possiedono i requisiti per richiederlo, in seguito alla presentazione di:
- una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali;
- un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, dal quale risulta che i beni che sono stati acquistati possiedono le caratteristiche tecniche secondo le quali sono ritenuti tali da essere inclusi rispettivamente negli elenchi dei beni strumentali materiali o immateriali tecnologicamente avanzati e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Qualora i suddetti beni, però, abbiano un costo unitario di acquisizione uguale o inferiore a 300.000 euro sarà sufficiente presentare una dichiarazione rilasciata dal legale rappresentante.