Controlli a Termini rafforzati. Alla Stazione di Roma diventeranno più severi: è questa la decisione presa dal prefetto di Roma, Bruno Frattasi, dopo l’aggressione alla turista israeliana di Capodanno e in vista dei funerali del Papa Emerito Benedetto XVI, Joseph Ratzinger.
Ad essere al centro delle attenzioni del prefetto è l’orario di chiusura dei locali, momento in cui si è verificata l’aggressione ai danni di Abigail Dresner, ricoverata tutt’ora nel reparto Chirurgia d’urgenza del al Policlinico Umberto I.
Controlli a Termini: parla il prefetto
Al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la Sicurezza Pubblica, così Bruno Frattasi parla delle misure più severe prese dalle autorità, per prevenire qualsiasi disordine o aggressione: il frutto del piano è una collaborazione con il comandante provinciale dei carabinieri Lorenzo Falferi e il questore Carmine Belfiore:
“Insieme al comandante provinciale dei carabinieri Lorenzo Falferi e al questore Carmine Belfiore abbiamo individuato nell’orario serale, tra le 20 e le 24, le maggiori criticità anche in relazione all’aggressione della turista israeliana. Questo anche perché a quell’ora chiudono i locali. Rafforzeremo sicuramente la sicurezza in quell’orario […] Ho chiesto il raddoppiamento del presidio ‘Strade Sicure’. Avremo dunque una duplice risposta dentro e fuori alla stazione Termini e soprattutto negli orari dove c’è minore presenza di persone. Perché più persone circolano e maggiore è la sicurezza.”
Rafforzati i controlli a Termini: i passi in avanti
Non sono mancati, comunque, nel corso del tempo dei passi in avanti e dei miglioramenti, che Frattasi non nasconde, pur convinto che sia sempre necessario occuparsi della sicurezza dei viaggiatori:
“C’è anche da dire che le denunce per reati all’interno della stazione Termini sono scese da un numero di 400 alle 60 odierne […] si tratta nella maggioranza dei casi di furti e borseggi. L’atto di aggressione del 31 dicembre sembra essere opera di un folle. Io, alla luce dei documenti che ho letto, penso che si tratti di questo.”
Il colpevole è stato rintracciato presto da una delle 1200 videocamere attive nella stazione: “hanno una funzione sia dissuasiva sia investigativa” spiega il questore. L’uomo in questione è di origini polacche e si chiama Aleksander Mateusz Chomiak. Si troverebbe in Italia da otto mesi e soffrirebbe di gravi turbe psichiche: in Polonia, risulta ricercato, in seguito ad un episodio di furto.
Non mancano le congratulazioni per la veloce individuazione del colpevole. Di seguito, riportiamo le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Esprimo la massima soddisfazione per l’immediata individuazione e successivo fermo dell’aggressore della Stazione Termini. I cittadini devono vivere la consapevolezza che vi possono essere casi come questo in cui un’aggressione può avvenire in modalità insidiosa e non sempre prevedibile ma non per questo sfuggire al capillare controllo del territorio e al lavoro delle nostre forze di polizia, che non ringrazierò mai abbastanza, capaci in tempi brevi di assicurare alla giustizia gli autori di odiosi reati.”
Le condizioni fisiche di Abigail: la ragazza aggredita
Abigail Dresner: è questo il nome della turista israeliana che è stata accoltellata da Aleksander Mateusz Chomiak. Dopo una prognosi riservata di qualche giorno, le sue condizioni erano state definite “stabili, in lieve miglioramento”.
La madre mostra tutta la preoccupazione per la figlia al Corriere, cui rilascia queste dichiarazioni:
“Mia figlia Abigail ora sta bene ma è sotto choc, non vuole parlare di ciò che è successo a San Silvestro alla Stazione Termini, e rivivere quei momenti […] Mia figlia ha subito un grande trauma adesso vuole solo dimenticare, non le va neanche di vedere la televisione in camera. Abbiamo avuto molta paura.”
Alessia D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, che ha fatto visita alla ragazza aggredita ha così parlato delle sue condizioni: “Stamattina, accompagnato dalla Direzione sanitaria del Policlinico Umberto I, ho avuto modo di sincerarmi delle condizioni della giovane accoltellata a Termini la notte di San Silvestro. La ragazza era in compagnia della madre, non ho voluto disturbare ma ho avuto modo di sapere che i parametri sono stabili, nonostante la prognosi non sia stata sciolta […] proprio oggi è stato attivato un supporto psicologico per aiutare la ragazza a superare questo trauma.”