La detenuta 27enne Donatella Hodo ha scritto una lettera a Maria De Filippi prima di togliersi la vita in carcere.

Nella missiva, mai arrivata alla conduttrice, la ragazza chiedeva aiuto per cambiare vita.

Il suicidio in carcere della 27enne

La giovane Donatella Hodo si è tolta la vita nella casa circondariale di Montorio cinque mesi fa.

Nella tra l’1 e il 2 agosto, la ragazza ha deciso di farla finita inalando gas dal fornelletto.

La lettera, pubblicata da “Il Corriere della Sera”, è stata scritta il 10 ottobre del 2020, ma, è stata ritrovata dal padre della 27enne solo dopo aver riavuto indietro gli averi della figlia.

L’uomo, avrebbe deciso di renderla nota solo oggi, per sottolineare il dramma che stava vivendo la figlia Donatella, all’interno di quelle mura, lontana dai suoi affetti più cari e dal figlio, portatole via quando aveva 21 anni.

Una frustrazione così profonda da averla spinta a chiedere aiuto alla nota conduttrice per poter ricominciare e cambiare vita. Le sue parole, tuttavia, non sono mai arrivate a Maria De Filippi.

Ecco cosa ha scritto la ragazza nella lettera, prima del suicidio in carcere.

Il testo della lettera di Donatella Hodo a Maria De Filippi

La giovane, morta suicida nel carcere di Montorio, si era rivolta alla presentatrice con queste parole:

“Mi chiamo Donatella Hodo, ho appena compiuto 26 anni, sono di origini albanesi ma sono cresciuta in Italia. Ora purtroppo mi trovo nel carcere di Montorio, sono finita qui perché ho avuto un’infanzia e un’adolescenza difficili con tanti problemi, non ho avuto la forza di reagire e mi sono buttata nella droga”.

Donatella Hodo, ha poi continuato, pregando Maria De Filippi di darle una possibilità per cambiare il suo futuro: “Maria ti prego, ti chiedo di aiutarmi, voglio uscire fuori da tutta questa situazione, voglio smettere con la droga, voglio finire con il carcere, ma ho bisogno di qualcuno che mi dia una possibilità… Ho 26 anni, ho ancora una vita davanti, voglio sistemarmi, avere un futuro, riprendere i rapporti con la mia meravigliosa famiglia”.

Nella lunga lettera scritta a Maria De Filippi, Donatella Hodo ha espresso la volontà di volersi lasciare tutto alle spalle e di voler chiudere con la droga.

Parole ricche di coraggio e voglia di andare avanti, in cui affermava:

Ho bisogno di un aiuto, di trovare un lavoro… voglio vedere gli occhi di mia madre piangere nel vedermi realizzata e non perché sta soffrendo per colpa mia…”.

In preda alla disperazione e all’angoscia, la ragazza ha fatto anche riferimento al figlio che le era stato portato via quando aveva solo 21 anni, spiegando come si era sentita in quel momento:

“Nessuno mi stava aiutando, così mi hanno rimessa in carcere e portato via il piccolo. Volevo morire… perché non mi hanno mandata in comunità con il mio piccolo angelo, perché invece mi hanno spezzato il cuore così? Ogni giorno, ora, mi chiedo dov’è, come sta, di che colore sono i suoi occhi e mi sento in colpa per non aver potuto fare niente per lui… non potrò mai dimenticare, mai”.

Poi, la 27 ha concluso, dicendo:

“Maria, te lo chiedo con il cuore in mano se hai qualche possibilità di aiutarmi a scontare fuori dal carcere, poi starà a me dimostrare che ce la voglio fare… io ti chiedo di aiutarmi, di darmi una possibilità, so fare tante cose e soprattutto ho ritrovato la voglia di vivere, di recuperare gli anni persi, voglio smetterla di distruggermi con le mie mani. Ora ti saluto, ti mando un abbraccio e aspetto la tua risposta con tutto il cuore”.