Il 2022 sarà ricordato per due ritiri d’eccezione dal Circus: hanno detto addio alla Formula 1 un pilota storico come Sebastian Vettel, dopo quattro Mondiali in bacheca, e Ross Brawn, ex DG della Formula 1.

L’ingegnere britannico è stato uno dei protagonisti del Circus degli ultimi decenni: Direttore Tecnico della Benetton a metà degli anni ’90 ha poi occupato lo stesso ruolo nella Ferrari di Schumacher, per poi approdare alla Honda dove vinse il titolo costruttori e piloti nel 2009 con Jenson Button.

Ma più che un addio quello di Brawn sembra un arrivederci, considerate le parole rilasciate dall’ex DG della Formula 1 che in una recente intervista ha parlato anche di Stefano Domenicali.

Stefano Domenicali è un ottimo amico e, come gli ho detto, il mio telefono è sempre acceso. Quindi, se ci fosse bisogno di qualcosa che non occupi troppo del mio tempo, sarei molto felice di poterlo fare. Ma si tratterà di un ruolo di consulenza, più che di un incarico attivo

Ross Brawn e l’amore per la Formula 1

È uno sport meraviglioso, una combinazione straordinaria di tecnologia e talento di guida si possono avere grandi piloti su auto scadenti, piloti mediocri su auto competitive e, a volte, piloti talentuosi su vetture di alto livello. Se si guarda alla maggior parte degli sport, come l’atletica o il tennis, è difficile battere coloro che si trovano in cima alla classifica, a meno che questi ultimi non abbiano una giornata ‘no’. In questo sport si può vincere; so che abbiamo avuto dei periodi di dominio, ma poi arriva qualcuno che fa molti progressi con la macchina e improvvisamente non si vince più. È una dinamica che si ripete continuamente, e su piste diverse. Quindi, credo che sia uno sport unico, e sono molto contento di vedere la passione che è cresciuta dopo una crisi che, onestamente, è durante alcuni anni. Dobbiamo preservare e proteggere questa passione che è cresciuta, ma sto per salpare verso il tramonto e sono davvero soddisfatto, anzi felicissimo, dello stato attuale della Formula 1. Penso che non dobbiamo dimenticare quello che abbiamo fatto per arrivare a questo punto, e assicurarci di continuare a progredire”.