Nessuna paura: le scorte di gas per l’inverno 2023 sono più che sufficienti. La rassicurazione arriva da Snam, con i dati al 31 dicembre 2022. Le scorte di gas naturale custodite dalla controllata Stogit ammontano a 9,3 miliardi di metri cubi, ai quali vanno aggiunti altri 4,5 miliardi di metri cubi di stoccaggio strategico, per un totale che sfiora i 14 miliardi. L’ammontare delle scorte è superiore di circa 2,6 miliardi rispetto alla giacenza di 6,7 miliardi di metri cubi rilevata a fine dicembre 2021. A meno di eventi imprevedibili, la stagione invernale potrebbe chiudersi a fine marzo 2023 con almeno 3 miliardi di metri cubi di gas residui in stoccaggio, contro i 0,69 miliardi di metri cubi registrati l’anno precedente: un margine che potrà agevolare il successivo processo estivo di riempimento per l’inverno 2023/24. ragionando in termini percentuali, la quota di riempimento risulta intorno all’84 percento rispetto al 68 percento di un anno prima. La gran parte dei volumi, di gas, circa il 70 percento si trova nei siti della Pianura Padana, mentre il restante 30 percento è collocato nel giacimento abruzzese di Fiume Treste (Ch).
Scorte di gas al sicuro per l’inverno 2023. Aiutano i consumi in calo anche grazie al clima particolarmente mite
Un risultato positivo, reso possibile non solo dalle favorevoli condizioni meteorologiche e dal Piano nazionale di contenimento dei consumi ma determinato e sostenuto dalle azioni messe in atto da Snam per ottimizzare la gestione dei flussi. In particolare, sulla base dei dati di preconsuntivo del mese di dicembre scorso il consumo di gas nel quarto trimestre 2022 è risultato pari a circa 16,9 miliardi di metri cubi, con un risparmio di 5,6 miliardi di metri cubi rispetto ai 22,5 miliardi del corrispondente trimestre 2021. Un esito che va ricondotto anche alla minore domanda industriale e al passaggio di alcune utenze a combustibili alternativi al gas naturale. All’inizio dello scorso novembre è stato avviato un nuovo servizio di stoccaggio in controflusso, che ha previsto l’offerta agli utenti di una capacità di iniezione fino a 600 milioni di metri cubi nel periodo novembre-dicembre, con erogazione da effettuare nel trimestre gennaio-marzo 2023. In considerazione inoltre del perdurare della tensione dei mercati energetici, delle incertezze legate alla variabilità climatica e dei potenziali rischi di interruzione delle forniture di gas, a inizio dicembre Snam ha offerto altri servizi, con l’obiettivo di preservare per quanto possibile i quantitativi presenti nel sistema di stoccaggio Stogit e nella prospettiva di facilitare la prossima campagna di iniezione, che dovrà verosimilmente scontare la mancanza di forniture dalla Russia.In primo luogo, è stato offerto agli utenti un servizio di stoccaggio per l’anno termico 2023-24 fino a 500 milioni di metri cubi, già interamente allocati. L’iniziativa del controflusso verrò prorogata per tutto il mese di gennaio 2023 per altri 500 milioni di metri cubi. A questi volumi sono stati associati conferimenti di capacità e relative prestazioni di erogazione per il prossimo inverno novembre 2023-marzo 2024, che potrà così contare nella fase di iniezione su una base più ampia di partenza. Dal 29 dicembre, inoltre, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha dato l’assenso alla riattivazione del servizio di riempimento di ultima istanza, un’ulteriore misura che consentirà di anticipare il ciclo di “reiniezione” degli stoccaggi della prossima estate.
I risultati a fine inverno
A meno di eventi imprevedibili, la stagione invernale potrebbe chiudersi a fine marzo 2023 con almeno 3 miliardi di metri cubi di gas residui in stoccaggio, contro i 0,69 miliardi di metri cubi registrati l’anno precedente. Un quantitativo che agevolerà il successivo processo estivo di riempimento. Anche gli stoccaggi europei di gas salgono a 934,68 Twh, pari all’83,5 della capacità di riempimento e con un trend positivo dello 0,15 percento. Sul podio la Germania, seguita da Francia e Danimarca.