Il Financial Times, importante quotidiano economico internazionale, svela che l’Unione Europea (Ue) avrebbe proposto alla Cina di consegnare gratuitamente numerosi lotti di vaccini covid per fronteggiare l’ondata di casi che sta travolgendo il Paese.
Da Bruxelles non è arrivata né una conferma né una smentita ufficiale in merito all’indiscrezione. Le fonti contattate, rimaste anonime, parlando di un lavoro alacre dietro le quinte da parte della Commissaria alla Salute Stella Kyriakides.
Ue, le considerazioni sull’ipotesi vaccini gratis alla Cina
Vaccini gratis alla Cina: il FT lancia un clamoroso scoop che avrebbe come protagonista l’Ue, e se così fosse ci sarebbero diversi commenti da fare in proposito.
Il primo si collegherebbe a una reale eccedenza delle dosi, già ipotizzata nelle scorse settimane e negli scorsi mesi, in parte dovuta a un rallentamento generale della campagna vaccinale. In quest’ottica, Bruxelles starebbe cercando di rivedere i contratti sottoscritti con le case farmaceutiche al ribasso, rinegoziando gli accordi.
Il secondo rivelerebbe un doppio argine di protezione da parte dell’Europa, che sarebbe preoccupata dal modo in cui le autorità cinesi stanno gestendo l’ondata di contagi. Non solo dunque tamponi all’ingresso ai cittadini in arrivo da Pechino, ma anche il tentativo di fermare alla radice il problema. Domani, intanto, si attendono risposte ulteriori sul tema nella riunione straordinaria tra i ministri della Salute dei 27 Paesi membri.
Da Pechino continua a filtrare calma e tranquillità
Grazie alla rapidità di trasmissione delle comunicazioni, la notizia arriva a stretto giro anche in Oriente e non incontra il gradimento del Dragone, per usare un eufemismo.
Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri locale, aggiunge una postilla alle sue dichiarazioni contro l’Occidente per le decisioni restrittive adottate contro i cittadini cinesi. Nella nota a margine, viene sottolineato come “la Cina abbia realizzato la più grande linea di produzione globale di vaccini contro il coronavirus, producendo annualmente fino a 5,5 miliardi di dosi“.
Con queste parole si sottintende che c’è disponibilità sufficiente per coprire l’intera popolazione fino a tre cicli vaccini annui. Precedentemente, la situazione attuale era stata descritta come “sotto controllo”, eppure c’era stata un’apertura verso un maggior dialogo all’insegna della solidarietà reciproca con il resto del mondo.