Ultima Generazione chi sono? Ieri c’è stato l’ennesimo degli attivisti di Ultima generazione, che stavolta hanno preso di mira Palazzo Madama, imbrattandone la facciata con la vernice arancione.

Ultima Generazione chi sono?

Si tratta di persone, per lo più giovani, che dichiarano di agire con azioni di disturbo per sollevare l’attenzione mediatica sulla crisi climatica. Sono gli stessi che nelle scorse settimane hanno imbrattato le opere d’arte dei musei e bloccato il traffico stradale su alcune delle arterie principali italiane. Da una parte le loro azioni hanno riacceso l’esigenza di affrontare seriamente la questione climatica, ma dall’altra hanno generato un malcontento diffuso tra la popolazione, soprattutto tra gli automobilisti, che invece di guardare alla problematica in sé, puntano il dito contro il loro modo di contestare.

Come apprendiamo dal sito ufficiale, Ultima Generazione è una campagna italiana di disobbedienza civile nonviolenta nata nel 2021 e interna al movimento internazionale Extinction Ribellion. L’obiettivo è portare all’attenzione della comunità politica e sociale l’esigenza di interrompere gli investimenti in combustibili fossili e accelerare sulle rinnovabili, portando le emissioni di gas serra a zero entro il 2025 e l’istituzione di assemblee cittadine.

Le parole di un’attivista a Radio Cusano Campus

Carlotta, ragazza 30enne che fa parte del movimento Ultima Generazione, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus per parlare delle ragioni e degli obiettivi della protesta:

“Sono estremamente preoccupata dalla crisi ecologica in corso che avrà conseguenze socio-economiche spaventose. Sono molto spaventata come cittadina perché nessuno dei governi parla di crisi eco-climatica. Questo significa essere in mano a persone, che dovrebbero occuparsi del bene pubblico e invece non se ne stanno occupando. Non capisco se non lo fanno perché sono totalmente ignoranti o se invece vogliono ignorare il problema. La quantità di persone che è veramente consapevole della crisi ecologica sta dalla nostra parte e si rende conto che la gravità non sta nella protesta che noi facciamo, bensì nel fatto che chi ha il dovere di occuparsi del problema non lo sta facendo. Il punto non sono le modalità di protesta, ma il fatto che la situazione è gravissima e che chi ha il potere non si sta occupando di questa cosa. Il nostro non è un tentativo di sensibilizzare, è un grido di allarme. Chi ha fatto l’azione al Senato è stato arrestato e processato per direttissima. Io personalmente ho 20 denunce, tutti gli attivisti di Ultima generazione accumulano denunce, certo che questo ci fa paura. Ma qualcuno lo deve fare, ci dicono che dovremmo utilizzare altre forme di protesta. Ma quali? Se utilizziamo solo vernici lavabili? Certo, mi fa ridere quando leggo i commenti di quelli che dicono che inquiniamo”.