Silvio Berlusconi non ne può più delle continue strizzatine d’occhio tra il Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi e il capo del governo Giorgia Meloni. Anche di questo, a quanto siamo in grado di ricostruire, si è parlato tra l’ex presidente del Consiglio e i ministri di forza Italia con i quali si è sentito telefonicamente negli ultimi giorni per il tradizionale scambio di auguri. Ma presto il Cavaliere sarà a Roma per affrontare personalmente la questione. Insomma, il feeling che si registra sempre di più intenso tra il Terzo Polo e Giorgia Meloni sulle riforme, ma ancora di più sulla prescrizione e sul Covid, sta irritando profondamente Forza Italia, accendendo la tensione all’interno della maggioranza di governo.
Se la Lega è soddisfatta per l’annuncio della premier di un nuovo intervento a gennaio sulla sicurezza, dentro FI crescono sempre di più i dubbi e la voglia di distinguersi. Tutti sono consapevoli, nel partito azzurro, che oggi l’esecutivo stia vivendo la cosiddetta “luna di miele” con il Paese e non è tempo di aprire polemiche. Una fase che continuerà anche nelle prossime settimane, tuttavia è evidente la percezione che tra qualche mese tutto sarà in movimento e che proprio al centro si giocherà una partita molto accesa. Da qui l’intenzione di lanciare un allarme molto serio a Giorgia Meloni perchè renda ‘solido’ il suo consenso, organizzi al meglio la coalizione, “evitando di fare la fine di Matteo Renzi o Matteo Salvini”.
“Giorgia dovrebbe fare come Berlusconi, garantire più pluralismo alla coalizione, sennò va a sbattere presto”, sospira qualcuno, sottolineando l’enorme fluidità del voto degli italiani come testimoniato nelle elezioni degli ultimi dieci anni. “Conosco persone – commenta un dirigente azzurro – che hanno votato prima Renzi, poi Cinque Stelle, poi Salvini e ora Meloni, ma questi voti, come sono venuti, possono andare via. C’è almeno un venti percento andato a Fratelli d’Italia – riflette lo stesso dirigente – che non è di destra, ma che ha scelto Meloni, s’è fidata della persona”.