Non si può certo dire che il 2023 sia iniziato sotto una buona stella per Elon Musk: dopo aver dilapidato oltre 200 miliardi nel corso del 2022, il patron di Twitter si è visto contestare da una società giudiziaria un corrispettivo di oltre 136mila dollari di mancato affitto per gli uffici di San Francisco.
Nella città simbolo della Silicon Valley, Twitter ha due sedi: quella storica in Market Street e quella decentrata di Hartford Building in California Street. Proprio su quest’ultima si riferisce la causa in corso.
Uffici Twitter San Francisco, problemi di affitto anche nella sede centrale
Hartford Building, questo il nome del palazzo che ospita la sede secondaria di Twitter a San Francisco e di cui si sarebbero perse le tracce dell’affitto. All’interno dell’edificio si trovano anche filiali di Credit Suisse, Affirm e WeWork
La causa, depositata giovedì, è stata intentata dal proprietario del grattacielo di oltre 40 piani, ossia il Columbia Property Trust, dopo che l’avviso di mora recapitato lo scorso 16 dicembre è andato a vuoto. Secondo la missiva, il popolare social network aveva cinque giorni di tempo per saldare i debiti, countdown poi scaduto. Ora la compagnia può procedere dal punto di vista legale avviando un procedimento di sfratto e la richiesta di risarcimento danni a Twitter per violazione del contratto.
Gli uffici in questione hanno una grandezza di circa 4.700 metri quadrati, secondo i dati acquisiti dal Tribunale di San Francisco e pubblicati parzialmente in anteprima da Bloomberg. Pare anche che l’azienda avesse subaffittato il locale all’agenzia creativa Dentsu, verosimilmente abbandonando la sede dopo il riassetto voluto da Elon Musk.
Uno dei tanti tagli operati dal tycoon sudafricano sin dal suo insediamento come nuovo Ceo di Twitter, insieme alla faraonica campagna di licenziamenti e alla riduzione dei benefit per il personali. L’indiscrezione, inoltre, si aggiunge al rumor pubblicato poche settimane fa dal New York Times secondo cui anche il canone di locazione della sede centrale avrebbe diversi arretrati. E le negligenze finanziarie riguarderebbero anche 200mila euro di spese di trasporto lavorative.