Tra qualche mese, il neonato che fu trovato tra i rifiuti nel 2020, potrebbe tornare tra le braccia della madre biologica.
Il piccolo Vittorio Fortunato, era stato abbandonato in un cassonetto dell’immondizia a Ragusa.
Perché la madre naturale del neonato trovato tra i rifiuti potrebbe riabbracciare il figlio?
Vittorio Fortunato oggi ha due anni e a distanza di 25 mesi, trascorsi presso una famiglia affidataria, potrebbe tornare a Modica, la città in cui vive la sua famiglia naturale.
A stabilirlo è il Tribunale dei minori di Catania, con una ordinanza della Cassazione che ha confermato la revoca dello stato di adottabilità.
Il piccolo era stato abbandonato dai genitori tra i rifiuti, il 4 novembre del 2020.
Dopo essere stato recuperato dalle forze dell’ordine e trasferito in ospedale per le necessarie cure mediche, Vittorio Fortunato, era stato accudito fino ad ora, da una famiglia affidataria.
Tuttavia, Il Tribunale dei Minori di Catania, annullando il provvedimento di adottabilità, ha ora disposto che abbiano luogo degli incontri adeguatamente preparati, valutati, verificati e monitorati tra il bambino e la madre biologica.
Nel rispetto dell’estrema delicatezza della vicenda, il percorso da fare sarà lungo e questa serie di incontri dovrà essere valutata attentamente da un’equipe specializzata di psicologi, alla presenza anche dei genitori adottivi che si sono presi cura di lui per due anni.
Il Tribunale, infatti, ritiene che, le condizioni psicologiche della madre naturale di Vittorio Fortunato sono migliorate in seguito al percorso terapeutico intrapreso in questi anni, e che oggi, è una donna diversa.
Inoltre, diverse sentenze avevano già stabilito che ad abbandonare il bimbo appena nato, non fu la donna ma il padre naturale.
La dinamica dell’abbandono nel 2020
Secondo le varie ricostruzioni della vicenda, la donna, dopo aver partorito in casa, aveva affidato il neonato al padre per portarlo in ospedale. Tuttavia, l’uomo finse di aver trovato il bambino per caso e fece credere a tutti che non fosse suo figlio.
Il piccolo, appena partorito e con ancora il cordone ombelicale venne ricoverato all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa.
Fin da subito, le sue condizioni di salute apparvero buone e lo stesso primario del reparto in cui si trovava il bambino aveva dichiarato:
“Pesa tre chili e si presuppone sia nato da una gravidanza a termine di gestazione. Fin dal suo arrivo in reparto si è alimentato con biberon, sta continuando a farlo, non ha bisogno di supporto respiratorio, globalmente è un bimbo che sta bene”.
Poco dopo, il piccolo Vittorio Fortunato, il cui nome venne scelto da medici e infermieri, venne affidato ad una delle tante famiglie che avevano richiesto l’affido del neonato.
Il personale medico dell’ospedale, aveva infatti fatto sapere:
“Il bambino ha trovato una famiglia, adesso sta bene e presto lascerà l’ospedale”.
Ora a distanza di circa due anni, il bambino potrebbe riabbracciare la madre naturale, solo se la prossima sentenza, prevista ad aprile, stabilirà una tale decisione.
Entrambi i genitori naturali di Vittorio Fortunato sono ancora sotto processo per abbandono di minore in procedimenti separati.