Scuola, iscrizioni 2023-24: ci risiamo, bisogna iscrivere i figli a scuola. Il ministero ha predisposto le modalità di richiesta, ma i presidi esprimono dubbi e perplessità legati alla gestione delle domande e al sovraccarico che ne deriva. “E’ una scelta penalizzante che non tiene conto della situazione già difficile delle segreterie, costrette a lavorare al di sotto dell’organico, già oberate di lavoro per varie altre motivazioni – ha affermato Manlio Lilli, su Radio Cusano Campus, ad Open Day – per giunta non è chiaro il motivo del criterio di scelta. I genitori possono iscrivere i figli online a tutti gli ordini di scuola, attraverso il sito del ministero, mentre soltanto per le scuole dell’infanzia è necessario ricorrere al cartaceo. Proprio quelle sono le iscrizioni più complesse”.

Scuola, iscrizioni 2023-24: procedura macchinosa

Scuola, iscrizioni 2023-24: l’uso del digitale, a partire dalla pandemia, ha portato ragazzi e famiglie ad incrementare l’uso, ma nonostante tutto non tutti hanno acquisito una buona dimestichezza. “Non ci si rende conto delle reali capacità delle persone: è una richiesta macchinosa, lontana da noi, scollata dalla realtà – ha aggiunto Lilli – se, invece, ci fosse stata una procedura comune tutti ne avrebbero beneficiato.”

Le difficoltà ad iscrivere i figli a scuola diminuiscono col tempo

Più aumentano gli ordini di grado di scuola più diminuiscono le difficoltà delle famiglie: perché? Molti genitori, durante i primi anni di scuola, si trovano a fare i conti con una procedura nuova e sono disorientati nella scelta e nel metodo richiesto. L’iscrizione ai primi ordini di grado dovrebbe essere facilissima. Di fatto, “le iscrizioni all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia sono le più complicate, pertanto la scuola dovrebbe facilitare il processo alle famiglie. La segnalazione del secondo istituto, ad esempio, è una procedura che in passato spettava alle famiglie, quest’anno spetta alle scuole, passa per le segreterie. Paradossalmente, la difficoltà d’iscrizione diminuisce man mano che si va avanti”.