Quando spendono gli italiani per i saldi. La spesa media degli italiani durante il periodo dei saldi invernali si aggirerà intorno ai 179 a famiglia. La previsione appare in leggero aumento rispetto ai dati del 2022. Gli acquisti saranno in particolare concentrati sull’abbigliamento. Si stima che circa il 35/45% degli acquisti saranno effettuati sui siti e-commerce che hanno registrato un exploit durante le festività natalizie. Le prime Regioni a partire con i saldi sono la Basilicata e la Sicilia, mentre dal giorno 5 Gennaio, seguiranno poi tutte le altre Regioni e Province Autonome. Il periodo dei saldi dura circa 60 giorni e pertanto dovrebbero terminare tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo.

Quanto spendono gli italiani per i saldi, le previsioni

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato che solo il 24% delle famiglie italiane farà acquisti ai saldi, vale a dire il 13% in meno rispetto allo scorso anno. La spesa media a famiglia sarà di 178,60 euro facendo registrare un calo del 3% rispetto ai saldi invernali del 2022. Ottimistiche le previsioni dell’Ufficio Studi Confcommercio secondo cui saranno 15,4 milioni le famiglie che punteranno sullo shopping in saldo. La spesa media a famiglia dovrebbe aggirarsi intorno ai 304 euro a famiglia. Ogni persona spenderà circa 133 euro. Secondo le stime di Confcommercio i saldi invernali del 2023 avranno un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro. Il Presidente Nazionale di Federazione Moda Italia, Giulio Felloni è abbastanza positivo: “Mi aspetto una crescita dei saldi di oltre il 10%, che sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, che confidiamo possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione”. La situazione economica instabile peserà però sugli acquisti. In particolare l’aumento delle bollette e l’inflazione spingeranno una buona fetta di popolazione ad evitare acquisti. In molti hanno inoltre approfittato degli sconti del Black Friday previsti a novembre. I negozianti dovranno da quest’anno indicare accanto alla merce non solo la percentuale di sconto ma anche il vecchio prezzo di partenza. Come ha spiegato il Presidente di Federconsumatori si vuole evitare che il commerciante possa gonfiare il prezzo all’ultimo minuto: “L’introduzione del nuovo decreto legislativo consentirà ai consumatori di proteggersi da eventuali comportamenti sleali dei negozianti che gonfiano all’ultimo minuto i prezzi dei prodotti”. Per i negozianti che non rispetteranno la nuova norma saranno applicate le sanzioni amministrative che vanno da 5mila euro a 10 milioni di euro, nei casi più gravi.

Le indicazioni

Il Codacons ha stilato una serie di indicazioni che il consumatore dovrà tenere presente al momento dell’acquisto. Innanzitutto sarà importante conservare lo scontrino in caso di eventuali irregolarità o semplicemente per effettuare il cambio. E’ consigliato poi servirsi nei negozi di fiducia. I capi che vengono proposto in saldo devono avere carattere stagionale ed è previsto l’obbligo per il negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Diffidare inoltre degli sconti superiori al 50%.

Le date dei saldi: quando iniziano e quando finiscono

A fare da apripista sono la Sicilia e la Basilicata che danno il via ai saldi il 2 gennaio. Martedì 3 gennaio è la volta della Valle D’Aosta. I saldi invernali in Lombardia iniziano il 5 gennaio e terminano il 5 marzo. A fare eccezione la provincia di Trento dove non è prevista una data di avvio dei saldi che possono essere svolti liberamente dagli operatori commerciali. A Roma i saldi invernali inizieranno il 5 gennaio. Anche le altre regioni vedranno il via ai saldi il 5 gennaio. I saldi si concluderanno dopo 60 giorni. I saldi avranno una durata variabile: quasi ovunque termineranno a inizio marzo, tranne nel Lazio (15 febbraio), in Liguria (18 febbraio), in Puglia e in Veneto (28 febbraio).