Luca Zaia Andrea Crisanti intercettazioni durante la trasmissione Report, le frasi pronunciate dal Governatore della Regione Veneto sono destinate a far discutere. L’esponente della LEGA è entrato da ormai molto tempo in querelle con il virologo Andrea Crisanti sulla questione dei tamponi rapidi acquistati dalla regione, l’inchiesta della procura di Padova sarà al centro della puntata del programma di Rai 3 in onda questa sera dove verranno svelate delle intercettazioni molto pesanti.
Luca Zaia Andrea Crisanti intercettazioni caso tamponi rapidi, frasi shock del governatore
Il Governatore della Regione Veneto è entrato in rotta di collisione con il virologo e attuale senatore del PD, ma la trasmissione di Rai 3 può anche svelare il contenuto scottante delle intercettazioni telefoniche che potrebbe portare anche ad un incidente istituzionale: “Sono qua a rompermi i coglioni da 16 mesi, stiamo per portarlo allo schianto e voi andate a concordare la lettera per togliere le castagne dal fuoco al senato accademico, per sistemare Crisanti”.
Il caso dei tamponi rapidi in Veneto
La querelle tra Luca Zaia e Andrea Crisanti nasce dall’inchiesta della procura di Padova nata da un esposto dello stesso virologo. La regione Veneto ha acquistato dei test antigenici rapidi dal produttore Abbott Panbio che li ha ritenuti affidabili al 90%, mentre in realtà per il medico la percentuale scenderebbe al 70. Le indagini del pm hanno rivelato che il direttore del reparto di microbiologia dell’ospedale di Treviso Roberto Rigoli non ha mai effettuato i test per la certificazione effettiva dei test chiedendo dunque per lui e per Patrizia Simonato, direttrice generale di Azienda Zero responsabile della centrale regionale degli acquisti, il rinvio a giudizio. Il gip sta valutando se procedere e agli atti sono state inserite anche le intercettazioni del governatore del Veneto.
Contagi covid-19 in crescita per il Veneto
Mentre continua l’inchiesta della procura di Padova cresce l’ansia per il bollettino medico in Veneto, che nella giornata di Capodanno ha visto una crescita sostanziale: 3.044 casi e 5 morti quelli registrati il 31 dicembre che portano il totale a quasi 51 mila con Luca Zaia che aveva sottolineato come si tratti di una sottovariante che attacca le vie respiratorie superiori: “Siamo ben organizzati con punti tampone negli aeroporti e i Covid hotel dove ospitare chi dovesse fare una quarantena. Un’organizzazione in Veneto ben rodata e un piano di sanità pubblica efficace e più volte aggiornato rispetto all’evoluzione della situazione. Non deve esserci panico ma attenzione alla prevenzione con i tamponi all’arrivo negli aeroporti e al sequenziamento dei casi per capire se si tratta di Omicron o di altro. Al momento, le notizie che si hanno, parlano di un’infezione che attacca le vie respiratorie superiori e non scende nei polmoni”.