Incentivi rottamazione auto 2023: le agevolazioni legate all’Ecobonus sono state rinnovate anche per quanto riguarda il prossimo anno.

In particolare, il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha proposto che i bonus previsti finora potessero essere rinnovati anche per il 2023.

Durante un’intervista rilasciata a La Repubblica, il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha parlato della necessità di migliorare le infrastrutture e di modificare la filiera auto: “Bisogna rendere l’auto elettrica più accessibile perché oggi è percepita come un bene di lusso, riservata a pochi”.

Adolfo Urso spiega poi la normativa legata agli incentivi relativi all’Ecobonus, in vigore dal 2 novembre 2022:

“Sono stati rimodulati: è previsto un contributo aggiuntivo per l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi plug-in per le persone con ISEE al di sotto dei 30.000 e un contributo, pari al 50% di quello previsto per le persone fisiche, per le attività di autonoleggio.

E’ necessario che aumenti la diffusione delle colonnine di ricarica per sostenere la domanda. In assenza di infrastrutturazione la domanda di auto elettriche non può decollare.

Viene riconosciuto un bonus pari all’80% per acquisto e posa, con un limite di 1.500 euro per richiedente. Il tetto di spesa è innalzato a 8mila euro in caso di parti comuni degli edifici condominiali. I fondi sono a valere sul 2022, ma è stata proposta una modifica del Dpcm di agosto per prorogare al 31 dicembre 2023 la possibilità di effettuare l’acquisto e l’installazione delle infrastrutture”.

Infine, riguardo il riconvertire e consolidare la filiera auto in Italia, specifica che è un passo necessario per “garantirne la sostenibilità ambientale, così come quella economica e sociale”. Questo perché “nel dopoguerra l’Italia è rinata sull’auto e sulla siderurgia, sull’Agip di Mattei e sulle autostrade. È un patrimonio a cui non possiamo rinunciare”.

“Le risorse ci sono. Oltre agli 8,7 miliardi di euro del fondo creato dal Governo Draghi ci sono fondi per complessivi 14 miliardi di auro tra risorse nazionali, Pnrr e Ipcei fino al 2030. Vanno spesi bene con un’adeguata visione industriale. Le due principali linee di supporto sono investimenti produttivi e ricerca & sviluppo”.

Incentivi rottamazione auto 2023: ecco tutto quello che c’è da sapere sull’Ecobonus

L’Ecobonus, in vigore dal 2 novembre 2022, prevede degli incentivi per l’acquisto di auto non inquinanti fino a 60 g/km CO2. Questa misura è stata introdotta mediante la pubblicazione del DPCM adottato su proposta del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti:

“Con l’avvio di questa misura si concretizza il disegno industriale avviato all’inizio del mio mandato per accompagnare la filiera e i cittadini verso la transizione green, puntando su un approccio pragmatico che tenga conto non solo degli effetti economici e ambientali ma anche di quelli sociali, Istituendo per la prima volta al Mise un fondo ad hoc da 8,7 miliardi di euro, sono stati resi strutturali finanziamenti e strumenti dedicati sia al lato dell’offerta che a quello della domanda, con l’obiettivo di  imprimere una forte accelerazione nella diffusione di auto meno inquinanti e un solido sostegno alle produzioni industriali italiane”.

Gli incentivi spettano ai cittadini con un reddito ISEE inferiore a 30.000 euro, che acquistato veicoli di categoria M1, elettriche e ibride plug-in.

La misura del bonus è diversa a seconda che il cittadino porti o meno a rottamare la propria vecchia auto. Nello specifico, ecco a quanto ammontano gli incentivi:

  • fino a 7.500 euro di contributi con rottamazione (4.500 euro senza rottamazione) per l’acquisto di nuovi veicoli con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;
  • fino a 6.000 euro di contributi con rottamazione (3.000 euro senza rottamazione) per l’acquisto di nuovi veicoli con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa.

Le persone giuridiche che svolgono attività di noleggio auto con finalità commerciali, diverse dal car sharing, invece, hanno diritto ad un bonus fino a:

  • 2.500 euro con rottamazione e 1.500 euro senza;
  • 2.000 euro con rottamazione e 1.000 euro senza.