Isee 2023 dal sito Inps arriva la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) precompilata che diventerà prioritaria per il calcolo dell’Indicatore economico. Le novità si inserisce tra i nuovi servizi messi a disposizione dei cittadini che utilizzano l’indicatore per richiedere indennità quali il reddito di cittadinanza, l’assegno unico e altre misure si sostegno al reddito. La nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) si concretizzerà in una dichiarazione precompilata che servirà proprio a calcolare l’Indicatore della situazione economica equivalente in maniera snella e sulla base di dati già in possesso degli enti erogatori. Il nuovo modello, utile alla presentazione delle domande, rientra in quella che può essere definita come una vera e propria riforma adottata dal governo guidato da Giorgia Meloni nella legge di Bilancio 2023. Infatti l’Isee, calcolato di anno in anno per quantificare sia il reddito che la ricchezza complessiva dei nuclei familiari, verrà ridimensionato, lasciando spazio alla Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) precompilata rispetto a quella ordinaria, più veloce da ottenere in base ai dati già in possesso dell’Istituto previdenziale. Fino al 31 dicembre 2022, per la presentazione delle domande dei vari bonus, aveva validità l’Isee calcolato a inizio dell’anno scorso; a decorrere dal giorno 1° gennaio 2023 Isee del 2022 non è più efficace. E, anzi, a partire dal prossimo 1° luglio, i cittadini avranno la possibilità di presentare prioritariamente la Dsu precompilata (o, in alternativa, quella ordinaria), risparmiando sui tempi di invio delle pratiche. Nel periodo transitorio, dal 1° gennaio al 30 giugno 2023, la Manovra lascia intendere che la Dsu potrà essere richiesta mediante i consueti canali di emissione del documento stesso.

Isee 2023 Inps Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) precompilata: come funziona?

Pertanto, nel corso del 2023 l’Isee – ottenuto mediante i dati riportati nella Dichiarazione sostitutiva unica – verrà calcolato in via prioritari grazie alla Dsu in formato precompilato, scaricabile direttamente dal sito Inps. Questo meccanismo troverà applicazione probabilmente già a partire dalle prossime settimane, periodo nel quale le novità contenute nella nuova legge di Bilancio saranno implementati per allargare i servizi resi ai cittadini. Per sei mesi, qualora i cittadini dovessero aver bisogno di presentare domanda per il reddito di cittadinanza, per determinati bonus o per l’assegno unico per i figli, si potrà ottenere la Dsu mediante i consueti canali, ovvero presso l’ente erogatore della prestazione economica, ai Centri di assistenza fiscale (Caf), al Comune di residenza e all’Istituto di previdenza, inteso sia come sede territoriale che come portale internet. Dal 1° luglio 2023, poi, la presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica avverrà in via prioritaria nella modalità precompilata, permettendo al cittadino di risparmiare tempo sulle pratiche e facilitazioni riguardo ai dati da reperire. 

Modello Isee precompilato sul sito Inps

È importante ricordare che un meccanismo simile è già attivo sul portale dell’Istituto di previdenza. I dati precompilati dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), infatti, si possono reperire sul sito dell’Inps. All’interno del documento sono riportati tutti i dati autodichiarati dal richiedente e le informazioni reperite dall’Agenzia delle entrate. Tra queste ultime informazioni, rientrano il canone di locazione dell’abitazione, il patrimonio mobiliare, i beni immobili, il reddito ai fini sia dell’Irpef che dei trattamenti Inps esenti dalla stessa Irpef. Il nuovo modello precompilato permetterà dunque di semplificare i calcoli ai fini dell’Isee e di entrare in possesso delle informazioni richieste dall’ente erogatore del bonus o di un’indennità in maniera veloce e sempre a disposizione del cittadino. Nel solo 2022, l’Inps fa sapere che sono state gestite dal Sistema Isee dell’Istituto di previdenza all’incirca dodici milioni di pratiche, sia precompilate che non precompilate. Il numero delle richieste è destinato a salire ulteriormente nel corso del nuovo anno: infatti, dovranno essere gestite le richieste dei nuovi bonus, del reddito di cittadinanza e dell’assegno universale unico per i figli.