L’inizio del nuovo anno porta con sé tante novità tra cui l’avvicendamento alla presidenza del Consiglio UE che dalla Repubblica Ceca passa alla Svezia. Le “sorti” dell’Unione Europea vengono dunque affidate al governo di Ulk Kristersson che solamente pochi mesi fa si era insediato in Svezia dando il via a un governo critico sotto certi aspetti perchè nato con l’appoggio dell’estrema destra dei Demokraterna, i Democratici, eredi del nazismo svedese.

Questioni politiche interne a parte, ora la Svezia è chiamata a guidare la presidenza Ue per i prossimi sei mesi, fino al 1º luglio, come previsto dall’ordinamento; in seguito, il testimone passerà alla Spagna che a sua volta poi lo cederà al Belgio nel 2024. Passaggio di consegne a parte, per la Svezia è arrivato il momento di ufficializzare le proprie intenzioni e soprattutto posizioni politiche in campo Europeo.

I passaggi fondamentali di Kristersson raccontano di quattro principi particolari: sicurezza e unità, competitività, transizione ecologica ed energetica, valori democratici e Stato di diritto. In cima alle priorità vi è poi la grande sfida di gestire la guerra tra Russia e Ucraina e nello specifico di dimostrare sostegno e supporto al popolo di Kiev.

Presidenza Ue, la missione della Svezia secondo Kristersson

I pilastri della politica europea di Ulk Kristersson sono stati definiti ma lo stesso premier svedese ha voluto precisare gli obiettivi da perseguire nel corso del suo mandato. Il primo messaggio chiaro per precisare il ruolo della Svezia nel contesto europeo è stato il seguente:

La Svezia assume la presidenza quando l’Ue deve affrontare sfide senza precedenti. Un’Europa più verde, più sicura e più libera è il fondamento delle nostre priorità.

Successivamente, il premier svedese è entrato nel merito del conflitto bellico parlando non solo della sua posizione ma anche del ruolo che tutta l’Unione Europea deve assumere nei confronti della guerra:

Il primo compito sarà aiutare a creare la sicurezza dell’Europa, appoggiando sistematicamente l’Ucraina, ma anche, in un mondo sempre più insicuro, sottolineando il significato geopolitico dell’Ue. L’Ue deve assumersi responsabilità più ampie per la sicurezza europea e la presidenza svedese sarà una forza trainante per l’attuazione degli obiettivi della Bussola strategica dell’Ue. Se la guerra in Ucraina sarà decisiva per la possibilità di avere un futuro di libertà in Europa, la competitività dell’Europa sarà decisiva per il nostro futuro economico.

Kristersson su politica estera e ambiente

Infine, un passaggio sulla politica mondiale e in particolare sui rapporti con gli USA a proposito dei quali Kristersson ha voluto mandare un messaggio a Biden:

Il protezionismo non è la strada giusta. Non lo era ieri e non lo è oggi: da una parte e dall’altra dell’Atlantico. Vediamo che, nella realtà, l’Ue resta indietro. Sono quindi necessarie una chiara politica di concorrenza e regolamentazioni migliori per l’industria europea.

Per chiudere, un lungo messaggio a sostegno dell’elettrificazione a sottolineare l’impegno verso l’ambiente già anticipato nel “manifesto” del suo discorso:

La Svezia darà la priorità agli sforzi tesi ad accelerare l’elettrificazione dell’Ue. Questo comporterà lavorare su un nuovo regolamento in materia di batterie e continuare i negoziati per aumentare la produzione di energia da fonti non fossili. Avanzeremo nel lavoro sulle proposte sul pacchetto per il mercato del gas per rimpiazzare il gas russo con altre fonti energetiche libere da anidride carbonica. Nello stesso tempo, i Paesi Ue che lo desiderano possono continuare a prendersi le loro responsabilità costruendo nuove centrali nucleari.