Aumenti benzina e diesel 1° gennaio 2023: ecco dove costano meno e conviene rifornirsi considerando le elaborazioni del Quotidiano energia in base agli ultimi prezzi praticati alle pompe dai distributori del territorio italiano. Gli aumenti dei prezzi arrivano dalla mancata proroga del governo degli sconti sulle accise decisa dal governo di Giorgia Meloni. Per buona parte del 2022, gli automobilisti italiani avevano goduto degli sconti di 30,5 centesimi a litro di benzina o diesel previsti dai decreti di Mario Draghi. Giorgia Meloni nel decreto di fine novembre aveva dimezzato gli sconti fino a non prorogarli alla fine del 2022. Dal 1° gennaio 2023, dunque, il prezzo della benzina e del diesel aumenteranno di 18 centesimi per litro. Ma gli automobilisti hanno la possibilità di risparmiare consultando online alcuni portali dei carburanti, il principale dei quali è quello istituito dal ministero per lo Sviluppo Economico (Mise).
Aumenti benzina diesel, dove conviene fare rifornimento
Infatti, sul portale del Mise è presente l’Osservaprezzi carburanti che permette di avere un quadro generale dei prezzi praticati sulla benzina e sul diesel per litro dai distributori sparsi sul territorio nazionale. I prezzi sono comunicati ogni settimana dai gestori dei punti di rifornimento: in caso di aumenti infrasettimanali la comunicazione avviene con maggiore frequenza. Un altro portale che elabora i dati sui prezzi dei carburanti praticati dai gestori è “Staffetta quotidiana” che riproduce i prezzi medi di vendita di benzina, diesel e Gpl. In base ai dati del 30 dicembre 2022 utili per verificare dove si può risparmiare, il prezzo medio di 15.000 punti di rifornimento segnalavano la benzina self service stabile a 1,626 euro a litro e il diesel a 1,692 euro per litro. Sul servito, invece, il prezzo per litro di benzina era di 1,774 euro, del diesel a 1,839 euro a litro e del Gpl a 0,765 euro per litro. Infine, il metano servito il 30 dicembre si pagava 2,338 euro a kg e il Gnl 2,228 euro a kg.
Benzina e diesel, dove costano meno il 1° gennaio 2023
Dal “Quotidiano energia” si hanno invece i prezzi praticati dai singoli gestori sui prezzi di vendita di benzina e diesel aggiornati agli ultimi giorni, prima dei rincari della mancata proroga degli sconti. Dall’analisi dei prezzi si può capire dunque dove si può risparmiare ed eventualmente fare il pieno. Il prezzo più basso è quello praticato da Self Q8 e Tamoil, presso i quali è possibile fare benzina self service a 1,619 euro per litro; circa un centesimo in più (1,623 euro per litro) è il prezzo di Api Ip, mentre Agip Eni vende mediamente la benzina a 1,630. Le differenze sono davvero minime se si considera che No Logo pratica il prezzo di 1,631 ed Esso di 1,633 a litro. Per quanto riguarda il diesel self service, ancora Tamoil è il distributore meno costoso (1,685 euro a litro), prima di Q8 (1,688 euro) e Api Ip (1,689 euro a litro). A seguire, Agip Eni a 1,696, No Logo ed Esso a 1,698 euro a litro. Cambiano i prezzi per il servito: per la benzina No Logo è il distributore meno caro (1,698 euro a litro), seguito da Tamoil (1,713 euro), Esso (1,796 euro), Q8 (1,806 euro), Api Ip (1,824 euro) e Agip Eni a 1,835 euro per litro. Il servito diesel, invece, ha questi prezzi presso i gestori: No logo a 1,756 euro a litro, Tamoil a 1,777 euro, Esso a 1,859 euro, Q8 a 1,869 euro, Api Ip a 1,891 euro e, infine, Agip Eni a 1,901.