Stipendio docenti gennaio 2023 NoiPA: non è ancora visibile l’importo sulla piattaforma, ma ecco qui di seguito alcune anticipazioni a riguardo per docenti e personale ATA.
In seguito al pagamento degli arretrati di pochi giorni fa (giovedì 29 dicembre 2022), adesso questi ultimi attendono con ansia di scoprire quali sono gli importi che gli verranno corrisposti il prossimo mese, per cui è previsto un aumento degli stipendi.
Duilio Mazzotti, funzionario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché amministratore del gruppo Facebook NoiPa comparto scuola, dopo aver aiutato docenti e ATA nel calcolo degli arretrati loro dovuti nella mensilità di dicembre 2022 attraverso la predisposizione di un apposito calcolatore, ha pubblicato le FAQ relative allo stipendio docenti gennaio 2023 NoiPA.
Stipendio docenti gennaio 2023 NoiPA, le FAQ del Ministero: ecco che cosa ci si deve aspettare per quanto riguarda gli importi che saranno pagati il prossimo mese
Ecco quali sono le risposte alle domande più frequenti (FAQ) che sono state pubblicato da Duilio Mazzotti, funzionario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché amministratore del gruppo Facebook NoiPa comparto scuola:
Saranno applicate le novità contenute nella legge finanziaria?
No
Perché?
Perché non era tecnicamente possibile farlo in un giorno
Saranno rimborsati i contributi del 2% del mese di dicembre?
No
Sarà incrementata l’indennità vacanza contrattuale 2022/24?
No
Ci sarà ancora l’assegno perequativo?
Sì, ancora un’ultima volta
Gli stipendi della scuola saranno adeguati alle nuove tabelle?
Sì
Quanti soldi sono stati stanziati in finanziaria per i rinnovi contrattuali del Governo?
Non ci sono soldi stanziati per i rinnovi contrattuali
Saranno corrisposti gli arretrati del contratto dell’anno 2022?
No, sono stati già corrisposti.
In particolare, dunque, tra queste novità appena citate da Dulio Mazzotti, spicca il fatto che non saranno pagati gli arretrati 2022 ovviamente, perché sono stati già pagati il 29 dicembre, ma soprattutto che non saranno applicate le novità contenute all’interno della Legge di Bilancio 2023, ovvero quello relative al nuovo taglio del cuneo fiscale, dal momento che non è stato possibile fare tutto in un solo giorno.
In particolare, si parla del taglio del cuneo fiscale di un ulteriore 1% per quanto riguarda i lavoratori dipendenti che hanno dei redditi inferiori a 25.000 euro e che, dunque, potranno beneficiare di un ulteriore aumento in busta paga per un importo compreso tra 24 e 41 euro mensili.
Perciò, per avere questo aumento docenti e ATA dovranno necessariamente attendere lo stipendio di febbraio 2023.
Tabella aumenti stipendio docenti
Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 296 del 20 dicembre 2022 è stato pubblicato il Comunicato dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) in merito al Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) relativo ai principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e ricerca 2019/2021.
In particolare, ecco che cosa dispone il suddetto Comunicato dell’ARAN:
“Il giorno 6 dicembre 2022 alle ore 15:00 ha avuto luogo l’incontro tra l’A.Ra.N. e le Organizzazioni e Confederazioni sindacali rappresentative del Comparto Istruzione e ricerca.
Al termine della riunione le parti sottoscrivono l’allegato CCNL sui principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e ricerca relativi al triennio 2019- 2021″.
Nello specifico, il CCNL sui principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e ricerca concerne il periodo che va dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2021.
All’interno di questo nuovo contratto sono stati previsti degli aumenti in merito allo stipendio dei docenti e del personale ATA appartenente alle seguenti categorie, ovvero a:
- le istituzioni scolastiche ed educative;
- le università;
- gli enti di ricerca;
- le istituzioni AFAM (Alta formazione artistica, musicale e coreutica).
Per poter conoscere nel dettaglio le tabelle con gli aumenti degli stipendi ecco il link che rimanda al Comunicato dell’ARAN pubblicato in Gazzetta Ufficiale.