Laurea abilitante psicologi e dentisti: ecco cosa prevede il nuovo decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 303 del 29 dicembre 2022, in particolare su tirocinio, Cfu e prova pratica. La prima regola specifica che la valutazione del praticantato deve essere effettuata prima della discussione della tesi di laurea. Le indicazioni sulla laurea abilitante delle due professioni arrivano dopo la recente pubblicazione dei decreti relativi a farmacia e veterinaria. Il percorso di tirocinio per le due professioni deve terminare durante il percorso di studio. Tra psicologi e odontoiatri differiscono, tuttavia, il numero dei crediti formativi da acquisire e il numero delle ore utili per ciascun credito. Per entrambi i percorsi professionalizzanti è necessario aspettare solo i decreti rettorali affinché si possa partire ufficialmente, ma l’iter legislativo può considerarsi concluso. Leggiamo nel dettaglio quali sono le regole da seguire per entrambe le professioni.
Laurea abilitante psicologi dentisti tirocinio prova pratica 2023: cosa prevede il decreto?
Per chi volesse intraprendere gli studi di psicologia e ottenere la laurea abilitante dal 2023, è necessario acquisire mediante il tirocinio 20 crediti formativi (Cfu). Per ogni credito è necessario terminare 20 ore di attività professionalizzante e un massimo di 5 ore di attività supervisionata di approfondimento. È quanto prevede il nuovo decreto pubblicato a fine 2022 in Gazzetta Ufficiale che stabilisce che anche il numero minimo delle ore, pari a 14 crediti formativi, di tirocinio da svolgere presso unità esterne e convenzionate con l’università, in caso di mancanza di posti. Parte del tirocinio deve essere effettuato presso strutture sanitarie che potranno essere dunque anche private, purché convenzionate. Per la valutazione e la conclusione del percorso di tirocinio, è il tutor a compilare il libretto nel quale riporta le competenze acquisite dal praticante. Come si legge nel provvedimento, “le competenze consistono nell’applicare le conoscenze psicologiche necessarie alla pratica professionale, nonché nel dimostrare la capacità di risolvere problemi tipici della professione e questioni di etica e deontologia professionale”. Al pari di veterinari, farmacisti e dentisti, la prova pratica deve essere ottemperata prima di discutere la tesi di laurea. La stessa tesi deve riguardare materie studiate durante il percorso di tirocinio.
Come diventare odontoiatri: il nuovo percorso di studi dei dentisti
Il tirocinio degli odontoiatri prevede l’ottenimento di 30 crediti formativi (Cfu), ciascuno dei quali comporta 25 ore di praticantato, dei quali almeno 20 ore devono essere dedicate alle attività professionalizzanti come primo operatore. Le rimanenti cinque ore possono essere spese sia per attività professionalizzanti che per l’approfondimento individuale. I crediti si conteggiano a partire dal sesto anno di corso, con una deroga massima pari al 30% dei crediti ottenibili già dal quinto anno. La prova pratica e valutativa, invece, consiste nella discussione del candidato di 3 casi clinici sviluppati come primo operatore durante il percorso di tirocinio. La commissione che giudica il candidato è formata da 4 membri, due professori universitari e due designati dalla commissione dall’albo dei dentisti. Come per le altre professioni, anche per i dentisti la prove deve svolgersi prima della discussione della tesi di laurea. Al termine della discussione, al candidato è assegnata l’idoneità che non influisce sul voto della laurea.