Perché Papa Benedetto XVI si è dimesso. Era l’11 febbraio 2013 quando Papa Benedetto XVI annunciò al mondo la sua decisione. Papa Ratzinger aveva deciso di rinunciare al soglio pontificio dopo aver preso atto della sopravvenuta incapacità di esercitare il modo adeguato le sue funzioni a causa dell’avanzare dell’età: “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”, disse. Il 28 febbraio di quello stesso anno lasciò ufficialmente il pontificato. Ratzinger è rimasto in carica fino al compimento del suo 86esimo compleanno quando decise di ritirarsi. La sua rinuncia scosse la comunità di fedeli presente in tutto il mondo. Nel corso della sua ultima udienza, Benedetto XVI aveva spiegato di aver preso la decisione dopo un periodo intenso di riflessione: “In questi ultimi mesi, ho sentito che le mie forze erano diminuite, e ho chiesto a Dio con insistenza, nella preghiera, di illuminarmi con la sua luce per farmi prendere la decisione più giusta non per il mio bene, ma per il bene della Chiesa. Ho fatto questo passo nella piena consapevolezza della sua gravità e anche novità, ma con una profonda serenità d’animo. Amare la Chiesa significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili, sofferte, avendo sempre davanti il bene della Chiesa e non se stessi”. Papa Benedetto XVI spiegò poi di non essersi mai pentito di quella scelta. E’ stato il primo Pontefice ad esercitare questa scelta aderendo al diritto canonico che aveva introdotto questa possibilità solo dal 1983.

Perché Papa Benedetto XVI si è dimesso, il retroscena della pedofilia

Papa Benedetto XVI era stato accusato di aver coperto quattro casi di pedofilia quando era Arcivescovo di Monaco tra il 1977 e 1982. Ratzinger si difese dichiarandosi innocente Il segretario del Papa, mons. Georg Gaenswein, aveva riferito che Papa Benedetto XVI aveva manifestato vicinanza alle vittime degli abusi esprimendo turbamento e vergogna per i crimini commessi. Il Papa fu criticato per settimane perché una perizia sui casi di abuso nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga lo accusava di cattiva condotta. Gli esperti dello studio legale Westpfahl Spilker Wastl (Wsw) suppongono che Ratzinger abbia riassegnato alla cura pastorale i sacerdoti che avevano abusato dei bambini durante il suo periodo come arcivescovo di Monaco. Gli avvocati e consiglieri di Ratzinger hanno sempre smentito però precisando che il Papa non era coinvolto in alcun insabbiamento di casi d’abuso. Le accuse di pedofilia non avevano risparmiato nemmeno il fratello maggiore di Ratzinger, per 30 anni, dal 1964 al 1994, direttore dei Regensburger Domspatzen. Durante questo periodo circa 547 bambini del celebre coro del Duomo di Ratisbona hanno subito abusi di ogni tipo senza che il fratello del Papa se ne rendesse conto.

Il caso Vatileaks

La fuga di documenti riservati di Papa Benedetto XVI che riguardavano casi di corruzione in Vaticano ebbe un’eco senza precedenti. Fu addirittura arrestato il maggiordomo di Ratzinger, Paolo Gabriele, accusato di aver trafugato e diffuso i documenti. Gabriele fu condannato un anno e sei mesi di reclusione. Nell’udienza generale del 30 maggio Papa Ratzinger disse: “Gli eventi degli ultimi giorni riguardo alla Curia e ai miei collaboratori hanno portato tristezza nel mio cuore”. Il Papa dichiarò poi di non riuscire a comprendere le ragioni che indussero Paolo Gabriele a trafugare i documenti privati. Dopo quel gesto, Papa Ratzinger a distanza di due mesi decise di rassegnare le dimissioni. Alcuni ad oggi ritengono che quell’episodio avesse minato le sue certezze fino ad abbatterlo. Il suo consigliere rivelò di non aver mai visto prima il Papa così stremato ed abbattuto, al punto che solo raccogliendo le sue ultime forze riuscì a terminare il terzo volume su Gesù.