Ratzinger pedofilia. Per primo Ratzinger ha voluto intraprendere la lotta contro la pedofilia nella Chiesa. Era ancora cardinale (ma di lì a pochi giorni sarebbe succeduto a Giovanni Paolo II sul soglio di Pietro) quando nel 2005, nelle meditazioni della Via Crucis al Colosseo, diceva senza tanti giri di parole: “Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui!”. Ha lottato energicamente contro la pedofilia del clero, imponendo un’inversione di rotta nella coscienza, nelle norme e negli atteggiamenti della Chiesa nei confronti dei preti pedofili.
Ratzinger pedofilia
“Purtroppo – afferma Benedetto XVI – abbiamo affrontato la questione solo con molta lentezza e con grande ritardo. In qualche modo era molto ben coperta e solo dal 2000 abbiamo iniziato ad avere dei punti di riferimento concreti. Era necessario avere prove certe per essere sicuri che le accuse avessero un fondamento”.
Poi il Santo Padre allarga l’orizzonte e ammette come negli abusi sessuali e nei casi di pedofilia dei preti, a partire dagli anni Sessanta, la necessità di punire, applicata invece fino agli anni Cinquanta, sia stata dimenticata. Si tratta ora, chiarisce Benedetto XVI, di recuperare “il diritto e la necessità della pena”, perchè l’amore non è solo “gentilezza e cortesia”, ma anche “verità”.
Le accuse
Una vittima di abusi commessi da un prete pedofilo, Peter H, ha sporto denuncia contro il Papa emerito Joseph Ratzinger. Lo riferiscono Die Zeit, Correctiv e la Beyrische Rundfunk. Benedetto XVI, segnala la vittima, “aveva conoscenza della situazione e ha preso in considerazione alla leggera che questo sacerdote potesse ripetere i suoi reati”.