Da oggi, primo gennaio 2023, la Croazia adotta l’euro come moneta ufficiale. Nel Paese dell’ex Jugoslavia la moneta unica europea sostituirà progressivamente la Kuna. Non solo: l’arrivo del 2023 segnerà anche l’ingresso nell’area Schengen. Per un Paese che è stato l’ultimo, tra i 27 attuali, a unirsi all’Unione europea, si tratta di una doppia adesione quasi da record (tanto più se si pensa che Romania e Bulgaria sono ancora fuori dalla zona di libera circolazione). Il percorso di Zagabria è iniziato nel 2000 con l’arrivo al potere delle forze europeiste e democratiche, dopo gli anni Novanta segnati dalla sanguinosa guerra per l’indipendenza. La Croazia ha poi aderito nel 2009 alla Nato e dal primo luglio 2013 è membro dell’Unione europea.

La Croazia adotta l’Euro. Cosa cambia e come avverrà il passaggio dalla vecchia alla nuova valuta

L’Euro sostituirà gradualmente la Kuna come valuta della Croazia. La vecchia moneta croata sarà scambiata a un tasso di conversione di 1 euro per 7,53450 kune. Le due valute verranno utilizzate l’una accanto all’altra per un periodo di due settimane. Quando si riceve un pagamento in Kune, il resto sarà dato in Euro. “Ciò consentirà un progressivo ritiro della Kuna dalla circolazione”, scrive la Commissione. Il 70 percento degli sportelli automatici in Croazia distribuirà banconote in Euro da domenica, mentre il restante 30 percento dovrà adeguarsi entro due settimane. Per evitare che il passaggio da una moneta all’altra possa comportare incrementi nei prezzi ingiustificati, è stato adottato un Codice etico per le imprese, ma lo Stato croato si è impegnato anche a rafforzare i controlli. “L’Euro offrirà vantaggi pratici ai cittadini e alle imprese croati. Semplificherà i viaggi e la vita all’estero, aumenterà la trasparenza e la competitività dei mercati e faciliterà il commercio – scrive la Commissione – Le banconote e le monete in Euro diventeranno anche un simbolo tangibile per tutti i croati della libertà, della convenienza e delle opportunità che l’Ue rende possibili. Il sostegno pubblico all’Euro rimane molto forte, con un’ampia maggioranza di cittadini che ritiene che la moneta unica sia un bene per l’Ue nel suo insieme e per il proprio Paese”. Dal 15 gennaio le banconote e le monete in euro diventano le uniche ad avere corso legale. I prezzi dei beni e servizi saranno riportati sia in euro sia in kune fino al 31 dicembre 2023. Per quanto riguarda lo Shengen, la zona della libera circolazione delle persone ha visto il suo ultimo allargamento nel 2008, quando vi aderì la Svizzera, e con l’ingresso della Croazia conterà 27 Paesi (23 Ue più Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein) con 420 milioni di abitanti. Da inizio 2023 saranno aboliti tutti i controlli ai confini terrestri con la Slovenia e l’Ungheria, e quelli marittimi con l’Italia, mentre per il traffico aereo si dovrà aspettare fino al 26 marzo, quando scatterà l’orario di volo estivo. In totale saranno soppressi 73 valichi di confine terrestri e 12 nei porti marittimi. L’assenza di controlli porterà notevoli risparmi e faciliterà il commercio, fatto particolarmente importante per il forte settore turistico croato che ne trarrà vantaggio dato che la maggior parte dei turisti proviene dai Paesi Schengen.

I rapporti economici con l’Italia

Nel 2000 l’Italia aveva raggiunto la prima posizione quale primo partner commerciale della Croazia, che ha conservato fino al 2014, per cedere successivamente tale posizione alla Germania, arretrando al secondo posto. Secondo dati di fonte croata diffusi da Infomercatiesteri, nel 2019, il valore dell’interscambio bilaterale ha raggiunto i 5,6 miliardi di Euro e ha rappresentato il 13,7 percento del totale dell’interscambio commerciale croato, con un incremento in valore del 6,4 percento rispetto al 2018. Tale risultato è ancor più significativo se si tiene conto del notevole calo demografico subito dalla Croazia negli ultimi anni. Nel 2021 l’Italia ha mantenuto la posizione di secondo partner commerciale della Croazia con una quota del 12,56 percento dell’interscambio totale con il Paese pari a quasi 6 miliardi di euro; Nel 2021 le esportazioni italiane in Croazia sono cresciute del 26,50 percento, migliore crescita tra i primi 5 Paesi partner della Croazia. Nello stesso periodo le esportazioni croate in Italia sono cresciute del 28,03 percento (quasi 2,4 miliardi di euro) e rappresentano il 12,49 percento dell’export totale croato.