Anna Magnani causa morte. Nata a Roma il 7 marzo 1908 e deceduta il 26 settembre 1973, Anna Magnani è stata un’attrice, considerata una delle maggiori interpreti femminili della storia del cinema.
Anna Magnani causa morte
Anna Magnani morì nella clinica Mater Dei di Roma il 26 settembre 1973, all’età di 65 anni, stroncata da un tumore al pancreas; fu assistita fino all’ultimo dal figlio Luca e da Roberto Rossellini, al quale si era riavvicinata negli ultimi tempi e che si occupò personalmente del suo funerale nella chiesa di Santa Maria Sopra Minerva, al quale parteciparono migliaia di persone. Dopo una prima sepoltura nel cimitero monumentale romano del Verano, per volontà del figlio Luca dal 1988 le sue spoglie riposano nella cappella di famiglia del piccolo cimitero di San Felice Circeo, non lontano dalla sua villa.
Marito e figlio
Nel 1933 Anna Magnani sposò Goffredo Alessandrini, regista italiano, da cui si separò nel 1940 per poi non sposarsi più. Nel 1942 ebbe una relazione con l’attore Massimo Serato, durante la quale nacque suo figlio Luca. Il figlio di Nannarella, fu colpito in tenera età da una grave forma di paralisi infantile che gli causò dei gravi problemi deambulatori, con un’invalidità permanente.
Biografia
Massima espressione della “romanità” (come lei forse solo Aldo Fabrizi), a Roma venne alla luce e trascorse gran parte della vita, fino alla morte nel settembre del 1973. Come tanti cominciò anche lei a teatro, con l’avanspettacolo, passando dal 1934 sul grande schermo con parti secondarie e sette anni dopo con il ruolo di protagonista in Teresa Venerdì di Vittorio De Sica.
Ad Hollywood iniziarono ad apprezzarla con la sublime interpretazione di Pina nel capolavoro neorealista di Roberto Rossellini (che le fu compagno di vita per un periodo), Roma città aperta, che le valse il Nastro d’argento e venne premiato alla prima edizione del Festival di Cannes, e successivamente con Bellissima (1951) del grande Luchino Visconti.
Affascinato dalle sue qualità recitative il regista Daniel Mann la scritturò per interpretare la giovane immigrata negli USA, Serafina Delle Rose, ne La rosa tatuata. Fu un trionfo per la Magnani, che ricevendo nel 1956 l’Oscar (anticipato dal Golden Globe) come “miglior attrice protagonista”, entrò nella storia come prima attrice italiana a conquistare la “statuetta”.
Anti-diva per eccellenza, pensò a uno scherzo quando glielo comunicarono e rinunciò a partecipare alla grande “notte di Los Angeles”. Tra le poche personalità italiane a vedersi dedicata una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame, nella sua quarantennale carriera artistica vinse tra gli altri due David di Donatello e una Coppa Volpi (per “L’onorevole Angelina”) alla Mostra del Cinema di Venezia del 1947.