La guerra in Ucraina giunge al giorno 311 e in occasione del Capodanno potrebbe esserci un nuovo forte attacco russo, secondo gli 007 britannici. Un allarme aereo è scattato in tutta l’Ucraina e si segnalano ancora forti esplosioni nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Ucraina, Kiev: “Mosca prepara nuova mobilitazione per la guerra”
Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha avvertito i cittadini russi che il Cremlino sta preparando una nuova ondata di mobilitazione e prevede di chiudere il confine entro una settimana. Anche Kyrylo Budanov, capo della direzione dell’intelligence ucraina, aveva anticipato nei giorni scorsi che la Russia sta pianificando una nuova mobilitazione dal 5 gennaio perché mancano gli uomini al fronte di guerra. Secondo il Kiyv Independent, Mosca e San Pietroburgo sono state risparmiate dalle campagne di mobilitazione del Cremlino, che invece hanno interessato in maniera pesante le minoranze etniche in altre regioni russe, i cui uomini sono stati chiamati ad arruolarsi in maniera sproporzionata.
L’intelligence britannica non esclude invece che la Russia stia preparando un altro attacco missilistico sul territorio ucraino nei prossimi giorni per cercare di minare il morale della popolazione ucraina durante le feste di Capodanno.
Intanto gli Stati Uniti esprimono preoccupazione per l’allineamento della Cina con la Russia. Dopo l’incontro on-line tra i presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, un portavoce del Dipartimento di Stato americano ha fatto notare che sebbene Pechino sostienga di essere neutrale, “il suo comportamento rende evidente che sta ancora investendo in stretti legami con la Russia”.
Ucraina: Zelensky firma legge media, timori per libertà stampa
Il 29 dicembre il presidente Volodymyr Zelensky ha firmato un disegno di legge che amplia il potere normativo del governo sui mezzi di informazione: per Kiev, la legge punta ad allineare la legislazione ucraina al diritto dell’Ue e a combattere la propaganda russa, ma il ddl è stato criticato dalle organizzazioni giornalistiche che avvertono che potrebbe erodere la libertà di stampa. La riforma dei media è una delle condizioni poste dall’Ue per l’avvio dei negoziati sull’adesione dell’Ucraina. La legge amplia notevolmente i poteri dell’authority sui media online e cartacei.