Si fanno più rigidi i controlli previsti per il Capodanno 2023 nelle piazze italiane. Agenti schierati e in borghese per le strade, tra la gente, con l’obiettivo di intercettare in tempo chiunque voglia replicare una fine anno di rapine e aggressioni a sfondo sessuale, come quelle avvenute in piazza Duomo a Milano dodici mesi fa. Ma soprattutto, questa volta, dall’alto. Appostati in “punti di osservazione strategici” per superare l’effetto “nuvola”, quella sorta di muro umano con cui i complici avevano fatto da paravento ai molestatori, mascherandone le gesta anche dalle riprese degli smartphone e delle telecamere. sono le indicazioni rivolte a tutti i questori da parte del capo della Polizia, Lamberto Giannini, che in questa occasione vuole giocare d’anticipo.

Controlli a tappeto per il capodanno 2023, cosa prevedono le ordinanze e le misure adottate nelle singole città

Non solo agenti in divisa e personale in borghese a fare massa tra ragazze e ragazzi che vorranno divertirsi in sicurezza tra concertoni e veglioni: investigatori e tecnici della Scientifica saranno alle finestre, a guidare in tempo reale il personale sul campo – compresi i carabinieri, i finanzieri e i vigili – in caso di assembramenti repentini e sospetti. E pure per prevenire cortei annunciati o improvvisati: a Roma gli anarchici intendono sfilare a sostegno di Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis, ma gli analisti dell’intelligence non escludono manifestazioni spontanee legate al conflitto russo-ucraino. Remoto, e comunque monitorato, il rischio di attacchi terroristici. La direttiva sarà applicata stasera a partire da Milano. Qui il questore Giuseppe Petronzi ha previsto una mobilitazione massiccia proprio sotto il Duomo, dove non sono previsti spettacoli né palchi, come del resto l’anno scorso quando il posto si era trasformato in teatro di violenze sessuali e rapine, per le quali tre maggiorenni e due minori erano finiti a processo. All’epoca era circolato molto sui social il video che testimoniava l’aggressione ai danni di due ragazze tedesche. Il sindaco Beppe Sala ha vietato la vendita di alcolici in bottiglia in centro tra le 18 e le 6 del primo gennaio: chi vorrà bere lo farà in casa, ai tavoli dei locali, o col bicchiere di plastica e carta. Identiche ordinanze a Firenze, Genova, Palermo e Napoli: qui il divieto sarà esteso all’esplosione di botti, e così da Arezzo a Potenza, da Pesaro a Courmayeur, da Roma a Torino. Ieri è stata giornata di sequestri preventivi: oltre quattro tonnellate a Palermo, due nel casertano, 700 chili di botti a Roma e provincia. Restano i timori per il micidiale “pallone di Messi” e la devastante “bomba Kvara”. Massima l’attenzione anche per i concerti. Metal detector per 50mila al Circo Massimo, dove il prefetto Bruno Frattasi schiera un migliaio tra carabinieri e agenti. Capienza limitata a quattordicimila fan sotto il palco di piazza Castello a Torino, strade chiuse intorno a piazza Plebiscito a Napoli. E il Comune di Parma blinda piazza Garibaldi, dove saranno proibiti anche skate, pattini, bici, strumenti musicali, droni e bastoni per i selfie: l’obiettivo è assicurare l’incolumità pubblica e privata, tutelare le città ed evitare atti di vandalismo. La lista dei comuni, piccoli e grandi, è lunga: il consiglio è quello di controllare sul sito della propria città gli aggiornamenti relativi alle regole che consentiranno di salutare il 2022 con serenità.