Rondo da Sosa insulti poliziotti, ecco la sua versione. Il trapper nega ogni responsabilità, non dice di essere stato “buono”, ma neanche che abbia aggredito gli agenti delle forze dell’ordine.
“Non sono senza colpe, mi prendo le mie responsabilità e ammetto che ho guidato quell’auto senza patente. I giornali hanno scritto che io ho insultato e aggredito i poliziotti, ma non sarei mai così stupido da farlo in quanto la guida senza la patente è punita con un atto amministrativo e quindi per quale motivo mi sarei dovuto mettere in cose penali insultandoli e addirittura aggredendoli, questo non ha assolutamente senso (cosa surreale perché erano in 6 che pesavano il doppio e noi 2 ragazzini)”.
Il trapper Rondo da Sosa, alias di Mattia Barbieri, affida a una storia su Instagram la sua versione del controllo di polizia a cui è stato sottoposto nella notte tra il 28 e il 29 dicembre in zona piazzale Lotto.
Rondo da Sosa insulti poliziotti. La contro-denuncia
Secondo quanto riferito dalla questura il giovane musicista ventenne avrebbe insultato gli agenti delle Volanti e cercato di colpirne uno. Un comportamento per il quale è stato denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale.
“Tantissimi poliziotti a Milano mi hanno fermato molteplici volte e in queste volte non sono mai successe colluttazioni con loro anzi ho sempre trovato di fronte a me persone che svolgevano il loro lavoro in modo corretto – aggiunge il cantante da 1,3 milioni di follower su Instagram – ma oramai sto diventando una vittima di qualcuno di potente, io cerco di uscire da queste situazioni ho fatto di tutto per cercare di ripulire la mia persona a livello mediatico. Ma non c’è più nulla che io possa fare oramai. Qualcuno vuole vedermi fallire”.
Dopo aver accusato i giornali di inventare notizie Rondo da Sosa ha elogiato l’operato degli agenti intervenuti, “al di fuori di un poliziotto che ha cercato di toccarmi le parti intime” dopo che “più volte, nonostante io continuavo a dire di non avere droga, infatti nel verbale è stato riportato esito negativo alla perquisizione”.