Il Pd si sta rimescolando al suo interno. Le varie correnti si muovono, migrano, si risposizionano. Tutto questo nell’essere del percorso costituente ed in vista del congresso che rinnoverà la segreteria del partito. Stefano Bonaccini ed Elly Schlein si contendono la corona, più staccati Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. A proposito di schieramenti ci sono stati, nei giorni addietro, endorsment importanti. Schlein ha incassato quello di Dario Franceschini, componente importante di areadem che ha rotto – per questo frangente della storia del Pd – con l’altra colonna della corrente: Piero Fassino. Costui, infatti, ha deciso di sostenere Bonaccini: “Anche se non sappiamo ancora – dicono esponendi areadem all’AGI – in che modo”. A convergere verso Schlein è anche Francesco Boccia. Con lui anche un pezzo consistente della sinistra del partito.

L’area Letta verso Bonaccini

Ma il governatore dell’Emilia Romagna non è da meno ed anche lui, infatti, sta incassando endorsment prestigiosi. Come quello di Matteo Orfini. Per non parlare poi di Pina Picerno: la Vicepresidente del Parlamento Europeo farà ticket con Stefano Bonaccini. Ma la notizia più importante è che l’inner circle del segretario Enrico Letta è sempre più vicino a sostenere Stefano Bonaccini. Lo riferiscono fonti vicine al segretario uscente contattate dall’AGI. Nelle prossime ore sono attesi, infatti, passi avanti di esponenti di primo piano della sempre più corposa ‘area centrale del Pd’ presente trasversalmente nei gruppi parlamentari. 

Bonnacini vs Schlein: le loro idee di Pd

Intanto i due volti in pole continuano la loro battaglia a distanza. Bonaccini tratteggia l’idea di un partito laburista in grado di parlare, dagli operai agli imprenditori, a tutti i lavoratori. Schlein spinge per un Pd più rinnovato e radicato: europeista, femminista, ecologista. con un’attenzione particolare al tema del lavoro povero, sollevato dalla candidata anche durante il suo intervento in occasione del voto sul Dl Rave.

L’outsider Cuperlo

C’è poi Gianni Cuperlo che rappresenta la vera insidia. Tra i sostenitori di Elly Schlein c’è delusione per il mancato sostegno a una candidata di sinistra e per di più donna. Ma c’è anche la consapevolezza che difficilmente Cuperlo andrà a togliere voti a Schlein. La candidata guarda molto più all’esterno del partito, a quelle forze sociali e civiche con cui, è l’obiettivo di Schlein, vorrebbe far dialogare il Pd. Intanto, all’AGI, Cuperlo dice – pronto a vestirsi da alternativa sia di Bonaccini che di Schlein – che: “Sinistra è chi sinistra fa. La sinistra non la si può rinchiudere in un circolo ristretto, figuriamoci in una somma di correnti stanche”.