Stando alle dichiarazioni di alcuni funzionari USA, le forze statunitensi hanno ucciso quasi 700 sospetti membri dell’Isis (Stato Islamico) nel 2022, tra cui il leader del gruppo, dozzine di leader regionali e centinaia di combattenti. Il comando centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ha dichiarato oggi in un comunicato di aver condotto 313 operazioni contro l’ISIS nell’ultimo anno, uccidendo 466 membri in Siria e almeno 220 membri in Iraq.
USA: “Nessuna forza statunitense è stata uccisa durante le operazioni contro l’Isis”
Il comunicato afferma che nessuna forza statunitense è stata ferita o uccisa nelle operazioni, la maggior parte delle quali sono state condotte con gli alleati degli Stati Uniti in Iraq e in Siria. Le forze statunitensi sono passate completamente a un ruolo di consulenza, assistenza e abilitazione delle forze di sicurezza irachene, che ora stanno conducendo con successo operazioni offensive unilaterali a livello di brigata.
Nell’ultimo anno, le forze di sicurezza irachene hanno dimostrato la capacità di continuare le operazioni per degradare l’ISIS, perseguire aggressivamente il gruppo terroristico in Iraq e migliorare la sicurezza e la stabilità all’interno dell’Iraq.
Ha affermato il generale Michael Kurilla, comandante del CENTCOM. E ha aggiunto:
Oggi mostrano un alto livello di competenza, professionalità e progressi nella conduzione di operazioni tattiche, ma c’è ancora molto lavoro da fare.
Kurilla ha dichiarato inoltre che le forze democratiche siriane hanno continuato a dimostrare la capacità di respingere leader e combattenti dell’ISIS.
Due leader dell’Isis sono morti nell’ultimo anno
L’ISIS ha anche perso due dei suoi massimi leader nell’ultimo anno. Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi si è fatto esplodere quando le forze statunitensi lo hanno avvicinato durante un raid in Siria a febbraio, e Abu al-Hassan al-Hashimi al-Qurayshi è stato ucciso in battaglia con l’Esercito siriano libero a ottobre.
Il comunicato afferma che l’ISIS mantiene intenzioni malevole riguardo ai centri di detenzione controllati dalle forze democratiche siriane e desidera colpire obiettivi al di fuori della regione. Continua inoltre a lavorare con affiliati a livello internazionale, principalmente in Africa e Afghanistan.
La missione per sconfiggere l’ISIS continuerà nel 2023 mentre CENTCOM e i suoi partner della coalizione rimarranno impegnati nella sconfitta duratura del gruppo terroristico al fine di mantenere e migliorare la sicurezza globale, la stabilità e i diritti umani.
Si legge nel comunicato.