Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene in diretta su Facebook per l’ultimo appuntamento dell’anno di Gli appunti di Giorgia: il format proposto per spiegare i dettagli della manovra di bilancio ed i tecnicismi delle sue scelte politiche. La diretta apre proprio con la manovra che, secondo il Premier, non è servita solamente a mettere a posto i conti, ma ha dato anche un chiaro orientamento politico.
Questo governo – ha detto – non vuole gestire l’ordinario ma vuole dare una dirittura. Costruire una visione industriale e dare un’idea di quale debba essere il rapporto tra lo stato ed i cittadini. Questa manovra inizia a fornire questi elementi. Una manovra approvata prima dei tempi soliti di altri governi: conferma di un esecutivo unito. Avremo, per la prima volta, un governo duraturo.
Meloni sulla manovra
Nel merito della movra ha toccato diversi temi. L’Ilva, di cui vuole fare una grande acciaieria verde, e poi l’immigrazione. La politica delle Ong, dice Meloni, è stata impostata sul rispetto delle vite umane: il traghetto delle persone non è previsto dalle regole del diritto internazionale. Le sue parole:
Vogliamo applicare quello che dice il diritto internazionale con regole semplici: se ti imbatti in un’imbarcazione e salvi delle persone devi portarle a sicuro e non continuare a fare salvataggi tenendo le persone a bordo; screenning di chi è a bordo; regole per impedire che nella raccolta non si metta a repentaglio la vita degli altri. Se queste norme vengono infrante non c’è autorizzazione ad entrare in acque internazionali: fermo amministrativo di due mesi per la prima volta e, alla seconda volta, sequestro e confisca dell’imbarcazione. Lo facciamo per rispettare i migranti ed evitare il business degli scafisti. Il nostro obiettivo, poi, rimane fermare le partenze. I profughi si accolgono, i migranti si gestiscono in modo legale.
L’anno che verrà
In vista del nuovo anno Giorgia Meloni ha promesso la trattazione di altre materie. Tra quese la sicurezza:
Continuiamo a difendere il principio di legalità e a difendere l’idea di uno Stato che non è una ‘repubblica delle banane, uno Stato in cui invece tutti devono rispettare le regole, chiare, e dove il governo interviene quando non vengono rispettate.
Poi ha passato in rassegna le riforme che il suo governo si propone di attuare fisco, burocrazia, giustizia, presidenzialismo. E, in chiosa, ha dichiarato:
L’unica cosa che spero è che con i primi provvedimenti di questo governo siamo riusciti a trasferire un pò di ottimismo, di fiducia nelle istituzioni, in una politica, in un governo che non hanno padroni, che non guardano in faccia a nessuno. Che fanno semplicemente quello che è giusto fare, quello che va fatto. Come, spesso, non è accaduto in passato.