A Palermo domani sarà l’ultimo giorno di lavoro per 205 operatori di Almaviva, dall’1 Gennaio 2023 infatti il numero verde 1500 del ministero della Salute che offriva informazioni sul Covid saranno disattivate con il risultato che il personale disoccupato sarà collocato in cassa integrazione. Nelle scorse settimane sembrava che si fosse aperto uno spiraglio per evitare l’ennesimo licenziamento di massa. In tutta Italia sono all’incirca 500 gli impiegati che saranno mandati a casa, di cui oltre 200 operanti nella sola sede palermitana.
In una nota della Uilcom nazionale l’avviso della cessazione del servizio:
“Il ministero della Salute, ha appena inviato una comunicazione ad Almaviva Contact ufficializzando la cessazione del servizio 1500 a partire dal 31.12.2022″.
Nella lettera, di 3 righe, scrivono i sindacati che rappresentano i lavoratori del call center, pare ci siano anche i ringraziamenti per il proficuo lavoro svolto dai lavoratori e gli auguri per un sereno 2023.
“Se non ci trovassimo innanzi una pec ufficiale di un Ministero e davanti al dramma che tra 2 giorni 500 persone saranno collocate in cigs a zero ore senza alcuna prospettiva occupazionale, verrebbe il dubbio di trovarsi su ‘scherzi a parte!’“, continua la nota dei sindacati.
“Non più tardi di 20 giorni fa, il Ministero della Salute, non solo aveva fornito ampie garanzie sulla prosecuzione del servizio, ma addirittura si era spinto nell’individuare soluzioni future strutturali. Oggi il dicastero della Sanità smentisce se stesso e condanna 500 famiglie alla disperazione in aree del sud già colpite da gravi crisi occupazionali. Siamo innanzi ad una vergogna di Stato, concludono i sindacati, il Ministero della Salute “butta in mezzo alla strada 500 famiglie” tra Palermo, Catania, Rende, Napoli e Milano durante le festività con un cinismo e un disprezzo per i lavoratori senza paragoni“.
Nei giorni scorsi il deputato alla Camera Davide Aiello aveva presentato una risoluzione in commissione Lavoro. L’obiettivo è quello di impegnare il governo ad adottare iniziative urgenti a tutela dei lavoratori di Almaviva contact. “Salvaguardare i livelli occupazionali nella città di Palermo aveva detto Aiello è un obiettivo ineludibile. Mi auguro pertanto che il governo si attivi immediatamente per giungere a tale risultato”.
Palermo operatori Almaviva: gli annunci rimasti tali
Sempre nei giorni scorsi si erano alimentate altre voci. Il senatore di Fratelli d’Italia, Raoul Russo, aveva parlato di segnali confortanti sul fronte di questa vertenza. L’ipotesi era quella di una norma dal ministero della Salute per la proroga del servizio 1500 gestito da Almaviva. E poi una nuova gara su base triennale per riaffidare la commessa. Era emersa questa possibilità al tavolo di crisi convocato nelle scorse settimane. L’idea era quella di inserire la norma in finanziaria per consentire intanto una proroga di un anno del servizio.
I lavoratori Almaviva hanno manifestato nei giorni scorsi davanti alla prefettura di Palermo. A seguire anche un incontro a cui hanno preso parte Adriano Varrica e la senatrice Dolores Bevilacqua.
Una seconda manifestazione è stata organizzata a Catania. La problematica investe 500 addetti della commessa 1500 del ministero della Salute e 39 lavoratori della commessa American Express. A scadere le relative commesse. Questione che riguarda tutti i lavoratori dipendenti di Almaviva, prossima ad un progetto industriale che vedrà la dismissione totale.
La società in una nota inviata al Ministero aveva scritto:
“Un fatto grave e anomalo, non sostenibile sotto ogni punto di vista. Ancor più preoccupante, considerando che la stragrande maggioranza degli stessi lavoratori ha ritenuto allo stesso tempo di respingere programmi di riqualificazione professionale e piani di incentivo all’esodo attivati autonomamente dall’azienda”.
L’ultimo episodio il 14 Dicembre scorso quando, riferisce Almaviva al ministero del Lavoro, “ha avuto luogo l’ultima delle tre fasi di assunzione previste per il passaggio in Covisian del personale ex Alitalia rimasto alle dipendenze di Almaviva Contact in cassa integrazione straordinaria e in esubero strutturale”.