Dakar Desert Rally è un videogioco di corse che sta piacendo molto agli appassionati del genere. E’ ambientato in una delle corse più seguite e pericolose del mondo dove i piloti rischiano di morire per la fatica del percorso e la sua difficoltà tra dune sabbiose e rocce scoscese. Al sicuro nelle vostre camerette, voi potrete provare la stessa adrenalina scegliendo il mezzo con cui partecipare e le tappe da correre. Il titolo è il seguito dell’ottimo “Dakar 18” e presenta una grafica semplice ma efficace. Vediamo cosa ne pensano gli esperti che lo hanno testato.
Dakar Desert Rally, il gameplay
Il videogioco presenta i panorami dell’Arabia Saudia, dove la Parigi Dakar ha trovato casa da qualche anno, e sono decisamente ben realizzati. Il blog di settore La Tana del Cobra racconta così la sua giocabilità:
“Che ci sia stato un importante lavoro su Dakar Desert Rally è evidente dal modello di guida, sicuramente migliorato e reso più veritiero. Ancora non ci troviamo di fronte ad un modello simulativo ma il risultato è sicuramente buono: il veicolo non sembra più galleggiare sulla sabbia o ruotare su di un punto centrale quando usiamo una camera esterna, ma la fisica di movimento rispetta sia le ruote sterzanti che quelle che imprimono trazione. Le sbandate, inizialmente non convincenti, sono state sensibilmente migliorate in una delle patch post lancio; se in Dakar 18 una volta perso il controllo il veicolo puntava in maniera costante il muso nella direzione contraria a quella da noi desiderata, come se la cosa fosse programmata, in Dakar Desert Rally è molto più gestibile controllare il movimento del veicolo, pur considerando che trovandoci su terreni morbidi è facile perdere il controllo una volta che il retrotreno è partito.”
I difetti del videogioco
Se Dakar Desert Rally è un titolo che sta piacendo, non è esente da difetti migliorabili dagli sviluppatori. Una critica molto gettonato dai tester che, frenando, i veicoli si raddrizzano automaticamente a prescindere dalla superficie che stanno percorrendo. Risulterebbe realistico allargare le curve o sbandare e non immediatamente mettersi dritti come se una mano magica gestisse il movimento del veicolo. Altro aspetto che poco convince i videogiocatori è l’incredibile resistenza dei veicoli ai salti ed il fatto che anche rocce molto basse, di pochi centimetri, causano una collisione drammatica col veicolo. Tutto questo genera, sempre dalla redazione della Tana, una stortura di naso:
“L’intero gioco è stato reso più arcade, probabilmente per cercare una platea più ampia di giocatori meno avvezzi ai lunghi e difficili raid. Questo ovviamente ha comportato l’annacquamento di tutto quello che rende unica la Dakar: quel senso di sfida e di fatica immane necessario per portare a casa l’impresa di tagliare il traguardo ad ogni tappa. Ciò si traduce in una modalità sport adatta esclusivamente ai giocatori che non mollano mai il piede dall’acceleratore, addirittura con un segnalatore per il tempo di sbandata, ed altre due più simulative che comunque scontano il fatto che il gioco deve andare incontro a due tipologie di giocatori completamente diversi.”
Dakar Desert Rally: i pregi
Puntato il dito sulle migliorie, c’è da dire che tante sono le ragioni per cui questo titolo sta spopolando. C’è un numero incredibile di tappe dai tratti distintivi e rappresentative della realtà con panorami molto ben realizzati e credibili e si può correre scegliendo tra un altissimo numero di veicoli dalle caratteristiche di velocità e tenuta di strada diverse. E’ anche possibile agire sui settaggi del vostro mezzo modificando dalle sospensioni alla camberatura delle ruote passando per l’angolo di sterzo e la pressione delle gomme.
Considerando che sono state annunciate patch risolutive di alcuni problemi, questo videogioco ha tutte le carte in regola per diventare tra i migliori titoli del genere off-road dell’anno in chiusura e di quello entrante.
Ecco il podcast della recensione di Dakar Desert Rally nella Giungla di Radio Cusano Campus:
https://www.radiocusanocampus.it/it/la-tana-del-cobra-videogiochi-dakar-desert-rally
Ecco la videorecensione della Tana del Cobra: