Vladimir Putin invita ufficialmente in Russia Xi Jinping, presidente della Cina, per “rafforzare la collaborazione” tra i due Paesi. Il leader del Cremlino, citato dall’agenzia russa Ria Novosti, ha invitato formalmente in visita a Mosca il suo omologo cinese al termine di una videoconferenza tra i due: il summit potrebbe avere luogo in primavera. Dopo mesi in costante contatto telefonico, Putin ha spiegato di “non avere dubbi” sul fatto che lui e Xi Jinping trovino “l’opportunità di incontrarsi di persona”.

La aspettiamo, caro signor presidente, caro amico, la aspettiamo la prossima primavera con una visita di Stato a Mosca. La visita dimostrerebbe al mondo la forza dei legami russo-cinesi su questioni chiave e diventerebbe il principale evento politico dell’anno nelle relazioni bilaterali. Puntiamo a rafforzare la collaborazione tra le forze armate russe e cinesi. Un posto speciale nell’intera gamma della cooperazione russo-cinese è occupato dalla cooperazione militare e tecnico-militare, che aiuta a garantire la sicurezza dei nostri paesi e a mantenere la stabilità nella regione.

Collaborazione Russia-Cina, Putin: “Creare ordine mondiale equo”

Secondo Putin, insomma, la Russia e la Cina hanno le stesse opinioni sul panorama geopolitico globale.

Il coordinamento tra Mosca e Pechino nell’arena internazionale, anche nell’ambito del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, dei Brics e del Gruppo dei 20, serve a creare un ordine mondiale equo basato sul diritto internazionale.

In tutta risposta, Xi Jinping si è detto “disponibile a rafforzare la collaborazione strategica” con la Russia “di fronte alla difficile situazione internazionale”.

Guerra in Ucraina, 81 nuovi raid russi sulla regione di Kherson

Nel frattempo arrivano nuovi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina, dove si è giunti al giorno 309 del conflitto. Ancora una volta, Kherson è sotto attacco: ieri, giovedì 29 dicembre, l’esercito russo ha bombardato per ben 81 volte la regione meridionale, come riferito su Telegram da Yaroslav Yanushevych, capo dell’amministrazione militare locale.

Secondo il funzionario, sono stati colpiti un negozio, varie infrastrutture ed imprese industriali, nonché un certo numero di case e condomini. A seguito del bombardamento, un civile è rimasto ferito dopo che altre due persone erano rimaste coinvolte in un attacco ad una clinica per malattie cardiache a Kherson.

Nella notte tra il 29 e il 30 dicembre le forze armate di Kiev hanno abbattuto 16 droni kamikaze di provenienza russa. I droni, forniti dall’Iran, hanno attaccato l’Ucraina da sudest e da nord, stando al report delle autorità ucraine. Il comando dell’aeronautica militare ucraina ha spiegato che “tutti i 16 droni kamikaze sono stati distrutti dalle unità di difesa delle forze armate ucraine”.