Reddito di riferimento Superbonus. Il decreto Aiuti quater introduce il reddito di riferimento quale condizione per poter accedere al superbonus 90% per il 2023.
Risultano previste 3 specifiche condizioni di accesso al bonus:
Per gli interventi avviati dal 1° gennaio 2023 su unità immobiliari dalle persone fisiche, il superbonus spetta nella misura del 90%, se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale e il contribuente ha un "reddito di riferimento" non superiore a 15mila euro.
Il reddito di riferimento si determina dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti dalle parti del nucleo familiare di riferimento nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa per il numero di parti stesse.
Il nucleo di riferimento è composto:
Nel reddito complessivo da indicare al numeratore della divisione deve essere sommato anche il reddito complessivo dei familiari indicati nell’ultimo punto, solo se a carico del contribuente, nonostante non siano obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi o il 730. Non vanno considerati, invece, i redditi complessivi dei familiari del contribuente (diversi dal coniuge e dagli assimilati) non a carico, quindi percettori di un reddito complessivo, al lordo degli oneri deducibili, superiore a 2.840,51 euro (4mila euro, per i figli di età non superiore a ventiquattro anni).
REDDITO DI RIFERIMENTO | |
Numero di parti | |
1) Contribuente | 1 |
2) Coniuge convivente | +1 |
3) Familiari a carico [escluso 2)] | |
un familiare | + 0,5 |
2 familiari | + 1 |
3 o più familiari | +2 |