Sparatoria ad Alghero, dove questa mattina, venerdì 30 dicembre, un uomo ha prima fatto fuoco verso due suoi colleghi, colpendoli alle gambe, e poi ha puntato l’arma contro se stesso, uccidendosi. Secondo le prime ricostruzioni, a sparare è stato un operatore ecologico del posto: i fatti si sono svolti in via degli Artigiani, nell’ecocentro del comune del nord-occidente sardo. Nello specifico si tratta dell’isola ecologica di Ungias Galantè, sede del quartier generale della ditta che si occupa dell’igiene urbana, situata nella zona artigianale della città.
Secondo quanto riportato da Unione Sarda, le vittime della sparatoria sarebbero il direttore dell’ecocentro e un operaio. Decisivo nel salvare i due, ricoverati all’ospedale civile di Alghero ma non in pericolo di vita, sarebbe stato l’intervento di un quarto uomo, probabilmente un altro lavoratore, che avrebbe impedito al protagonista della vicenda di sparare nuovamente ai malcapitati. Il soccorritore non ha potuto far nient’altro per fermare la tragedia: l’uomo, infatti, dopo essersi seduto, in preda alla disperazione si è sparato in testa.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Alghero e il personale del 118, giunto in aiuto dei feriti. Le forze dell’ordine stanno indagando per ricostruire le ragioni che avrebbero spinto l’uomo a commettere il folle gesto.
Sparatoria ad Alghero, il protagonista avrebbe avuto problemi sul lavoro
Stando a quanto appreso, l’uomo viveva da solo in un alloggio di fortuna. Di recente avrebbe avuto problemi a lavoro: gli sarebbero state contestate le modalità di svolgimento delle sue mansioni.
Tra i compiti dell’operatore c’era la raccolta porta a porta dei rifiuti domestici in tutto il comune di Alghero e nelle sue frazioni vicine. Il movente, secondo le prime ipotesi dei carabinieri, potrebbe essere legato proprio a dissidi sul piano lavorativo.
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