Arata Isozaki causa morte. È morto Arata Isozaki, “l’imperatore dell’architettura giapponese”, vincitore del Premio Pritzker nel 2019.

Arata Isozaki causa morte

Arata Isozaki aveva 91 anni, non sono state rese note le cause della sua morte.

Moglie

E’ stato sposato dal 1972 con Aiko Miyawaki, che è stata una scultrice e pittrice giapponese. Era meglio conosciuta per la sua serie di sculture intitolata Utsurohi, installata negli spazi pubblici di tutto il mondo. Aiko è deceduta nel 2014.

Opere

Tra le sue opere più celebri, spiccano il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles e il Palau Sant Jordi di Barcellona per i Giochi del 1992. In Italia, l’archistar disegnò la Torre Allianz (il “Dritto”) di Milano assieme all’italiano Andrea Maffei, il Palasport Olimpico di Torino e firmò il progetto per la Loggia degli Uffizi, mai realizzata.

Biografia

Nato a Ōita il 23 luglio 1931, Isozaki si è laureato all’Università di Tokyo nel 1954, è stato allievo di Kenzō Tange ed ha fatto parte del suo studio. Nel 1963 ha fondato l'”Arata Isozaki Atelier”, che oggi è divenuto “Arata Isozaki & Associates”. Isozaki ha vinto nel 1986 la medaglia d’oro del RIBA. In Italia un suo progetto ha vinto la gara internazionale per la nuova uscita monumentale degli Uffizi a Firenze, che è stato completato fino al progetto esecutivo ed è in attesa di essere realizzato in coda ai lavori per il rinnovamento del museo.

Ha partecipato con grande impegno al processo di ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale, contribuendo alla radicale modernizzazione del suo Paese. Scevra da influenze oppressive e quasi profetica per quelle che sarebbero diventate nuove tendenze, la sua architettura appare eterogenea, spaziando dalla sperimentazione estrema al gusto storicizzante per la citazione. Il tutto creando un ponte fra tradizione orientale e occidentale.

Era membro del Building Council del Giappone, socio onorario dell’Accademia Tiberina a Roma e dell’Istituto Americano degli Architetti, membro onorario del Bund Deutscher Architekten, Cavaliere dell’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese.