Convalidato nella Legge di Bilancio 2023 tutto il pacchetto dei bonus casa. Tante agevolazioni fiscali disponibili per i contribuenti, sia per quanto riguarda la natura degli interventi che per quelli rivolti al risparmio energetico.

I correttivi più significativi riguardano la fase di acquisto, ristrutturazione e di arredo di un immobile.

Analizziamo nel dettaglio le modifiche principali del bonus casa 2023.  

Bonus casa: Superbonus 110 per cento

Una delle prime novità approvata dalla Manovra 2023 investe in pieno il Superbonus. Non è stata aggiunta alcuna variazione (rispetto alle previsioni) per i condomini, resta inalterata la misura del 110 per cento fino alla data del 31 dicembre 2023.

A seguire, nel 2024 la misura scende al 70%, per poi collocarsi al 65%.  In presenza della comunicazione Cilas esibita entro il 25 novembre 2022. E, ancora, della Cilas presentata tra il 25 novembre ed entro il 31 dicembre 2022, se presente la delibera di assemblea datata 18 novembre 2022, come da atto notorio.

In presenza di dichiarazioni mendaci gli amministratori rischiano una pena detentiva di almeno due anni, come riportato dal corriere.it.

I condomini esclusi da questi requisiti, per le spese eseguire nel 2023, possono richiedere un ristoro fiscale nella misura del 90 per cento.

Superbonus per le villette

Resta il Superbonus del 110 per cento per le spese registrate entro la data del 31 marzo 2023, sulle unifamiliari che hanno presentato la Cilas entro la data del 30 settembre 2022, se eseguito minimo il 30 per cento degli interventi inerenti all’agevolazione

Per le spese sostenute in un data posteriore, sarà possibile richiedere rimborsi dal 50 al 65 per cento in  base alla natura degli interventi.

Per le prime opere sulle unifamiliari resta disponibile l’adesione a un Superbonus nella misura del 90 per cento, rilasciabile in presenza di una prima casa e con un requisito reddituale uguale o inferiore a 15.0000 euro, agganciato al quoziente familiare.

La cessione del credito

Come si legge nell’art. 121 del DL 34/2020, per la cessione del credito sono state previste due opzioni, quali:

  • un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso;
  • per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

La normativa dispone il pagamento di un contributo in presenza di contribuenti con un reddito uguale o inferiore a 15.000 euro.

Lo slittamento dei termini necessari per l’adesione all’agevolazione fiscale in presenza di una cessione dei crediti strettamente connessa al Superbonus.

Se le comunicazioni inerente la cessione o lo sconto in fattura risulti inoltrata all’Agenzia delle Entrate entro la data del 31 ottobre 2022, con la suddivisione della parte restante del credito sparita in 10 rate del medesimo importo.

Previsto l’aumento da due a tre riferito al numero di cessioni, con la possibilità di cedere il credito per un limite di 3 volte in favore di banche, intermediari e assicurazioni, così come riportato da lavoripubblici.it.

Bonus casa 2022: ultime notizie

Nella legge di Bilancio trova la conferma il sismabonus e l’ecobonus. E, ancora, il bonus verde e bonus ristrutturazione per il 2023 e 2024.

Per il bonus mobili per il 2023 il tetto di spesa massimo scende di due punti passando da 10.000 a 8.000, per poi scendere a 5.000 euro per il 2024.

Convalidato fino al 2025 il bonus barriere architettoniche per un tetto di spesa di non oltre 96.000 euro, con un’agevolazione nella misura del 75 per cento per un quinquennio.