Morto Arata Isozaki, una vera e propria star nell’architettura. E’ davvero tutto strano oppure è proprio una sorta di chiusura del cerchio universale che nella stessa sera, dall’altra parte del mondo se ne andava Pelè e all’opposto dell’emisfero, scompariva Isozaki. Due vere icone del nostro secolo.
Uno era il Re del calcio ed era arcinoto in tutto il mondo, l’altro era anche lui un Re ma aveva meno seguito, anche se ha cambiato le più importanti città di ogni continente.
Aveva 91 anni. E’ stato autore di più di cento edifici in Asia, Europa, America e Australia. Nel 2019 ha ricevuto il prestigioso Premio Pritzker, considerato il Nobel dell’architettura
Morto Arata Isokazi. Le sue opere
Prolifico architetto, ma anche impegnato teorico, Arata Isozaki ha partecipato attivamente al processo di ricostruzione postbellica, contribuendo alla radicale modernizzazione del Giappone.
Indipendente e anticipatrice di nuove tendenze, la sua architettura è eterogenea, caratterizzata da varie fasi, dalla sperimentazione estrema al gusto storicizzante per la citazione. Isozaki ha operato all’insegna di un fertile scambio tra il dibattito orientale e quello occidentale.
La Loggia degli Uffizi doveva essere il capolavoro
Il suo nome è diventato noto al grande pubblico in Italia per un suo progetto che nel 1998 vinse la gara internazionale per la nuova uscita monumentale degli Uffizi a Firenze, che è stato completato fino al progetto esecutivo, ma non realizzato.
Da allora è stato oggetto di polemiche e controverse: nelle ultime settimane il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha ripetuto più volte che il progetto non verrà realizzato dal nuovo governo.
In Italia, dove dal 2005 ha aperto a Milano lo studio Arata Isozaki & Andrea Maffei Associati, ha realizzato progetti di riqualificazione urbana destinati a ridisegnare gli scenari di alcuni quartieri, tra essi: l’area Pirelli di Milano (2001); il Palahockey olimpico di Torino (2002-06); la Fiera campionaria di Milano City Life (dal 2004).
Ha inoltre vinto i concorsi per la realizzazione della nuova stazione centrale di Bologna (2008), la sede della Provincia di Bergamo (2009), della Biblioteca comunale di Maranello (2011). Isozaki ha progettato con Andrea Maffei inoltre la Torre Allianz (soprannominata il Dritto), il grattacielo di Citylife a Milano affiancato da lo Storto e il Curvo.