Frasi Pelè. Oggi 29 dicembre 2022 ci lascia uno dei più grandi campioni della storia del calcio, che ha deliziato gli appassionati di tutto il mondo con le sue magie. Ma Pelè è stato anche un uomo intelligente e pieno di carisma. Andiamo ad elencare alcune delle sue frasi celebri rimaste nella storia.

Frasi Pelè

  • “Il calcio bisogna lasciarlo in tempo, prima che sia lui a lasciare te”
  • “Il razzismo va combattuto, ma oggi il calcio é un mix di razze, religioni, colori. Credo che gli episodi che si vedono dipendono più dalla situazione politica ed economica. È un problema sociale, una protesta contro gli amministratori politici che poi si scatena in aggressività”.
  • “Il football è uno sport composto di fatti semplici, ma purtroppo ce ne scordiamo spesso. È necessario avere un legame quasi sentimentale con la palla. Devi trattarla con delicatezza, quasi fosse una cara amica. Per regolare i suoi movimenti, devi soggiogarla. E se commetti un errore, non disarmare”.
  • Sono nato per giocare a calcio, proprio come Beethoven è nato per scrivere musica e Michelangelo è nato per dipingere.
  • Ovunque tu vada, ci sono tre icone che tutti conoscono: Gesù Cristo, Pelé e Coca-Cola.
  • Il calcio è come una religione per me. Adoro la palla da calcio e la tratto come un dio. Troppi giocatori pensano alla palla come qualcosa da calciare. Dovrebbe essere loro insegnato ad accarezzarla e a trattarla come una gemma preziosa.
  • Un rigore è un modo meschino di segnare.
  • Il calcio è musica, danza e armonia. E non c’è niente di più allegro della sfera che rimbalza.
  • Se sei il primo, sei il primo. Se sei secondo, non sei niente.
  • Il calcio è l’unico sport dove possono convivere tante persone. Non importa se sei ricco o povero, nero o bianco. Il calcio è un’unica nazione. Questa è la bellezza del calcio.
  • Il successo non è casuale. È duro lavoro, perseveranza, apprendimento, studio, sacrificio e, soprattutto, amore per ciò che stai facendo.

Biografia

È il Calciatore del Secolo per la FIFA, per il Comitato Olimpico Internazionale e per l’International Federation of Football History & Statistics (IFFHS),nonché Pallone d’oro FIFA del secolo, votato dai precedenti vincitori del Pallone d’oro. Successivamente ha ricevuto, unico calciatore al mondo, il Pallone d’oro FIFA onorario. Da calciatore ha legato la sua carriera principalmente al Santos, con cui ha vinto, tra il resto, dieci volte il campionato Paulista, quattro il Torneo Rio-San Paolo, sei il Campeonato Brasileiro Série A e cinque (peraltro consecutive) la Taça Brasil, oltre a due edizioni della Copa Libertadores, altrettante della Coppa Intercontinentale e la prima edizione (su due disputate) della Supercoppa dei Campioni Intercontinentali. Trasferitosi negli Stati Uniti d’America nella parte finale di carriera, ha conquistato un Campionato NASL con i New York Cosmos.