Ex Ilva il dl varato ieri sera dal governo è arrivato oggi sul tavolo dei soci di Acciaierie d’Italia, che ha preso atto dell’arrivo di 680 milioni che potranno subito essere utilizzati come futuro aumento di capitale. ArcelorMittal, socio privato di maggioranza, e Invitalia, socio pubblico di minoranza, hanno registrato l’intervento dell’Esecutivo volto ad assicurare la continuità dell’ex Ilva ponendo particolare attenzione al rilancio della produzione di acciaio, con un occhio di riguardo agli investimenti per far diventare più green il polo industriale come anche stabilito dai piani del pnrr. In particolare è significativo il passaggio del dl secondo il quale lo Stato potrà anticipare al 2023 il passaggio come socio di maggioranza di Acciaierie d’Italia al 60%.

Ex Ilva dl le parole della maggioranza

Il Dl Ex Ilva ha trovato il plauso dei parlamentari della Puglia di Forza Italia Mauro D’Attis, commissario, Dario Damiani, vice commissario, Vito De Palma, Andrea Caroppo, Giandiego Gatta e Rita Dalla Chiesa che in una nota comune sottolineano il grande lavoro del governo specie per quanto riguarda l’aspetto ambientale: “Apprezziamo il piano di lavoro che guarda allo sviluppo produttivo ed occupazionale del siderurgico di Taranto, in chiave ecosostenibile. Le risorse ci sono: tra quelle stanziate con il dl Aiuti bis e quelle riservate a DRI d’Italia e alle altre del Just Transition fund, la dotazione finanziaria sarà idonea ad attuare un programma di sviluppo serio e rispettoso dell’ambiente. Siamo anche d’accordo ad utilizzare le risorse stanziate per finanziare la liquidità aziendale, consentendo la conversione in futuro in aumento del capitale”.

FDI sottolinea la svolta rispetto al passato sulla gestione economica

Occorre garantire la continuità lavorativa a questa azienda, in parte statale, che vive una situazione di carenza di liquidità causato dal caro energia. Di conseguenza, proprio la necessità di supportare il lavoro e consentire il pagamento delle aziende dell’indotto tarantino, hanno spinto il Governo ad intervenire con una misura importante e diversificata che finalmente mette la parola fine all’ improvvisazione ed alla demagogia con le quali queste problematiche sono state gestite sino ad ora”, dichiarano per Fratelli d’Italia il deputato Dario Iaia, coordinatore FdI Taranto, e Renato Perrini, consigliere regionale Puglia e vice coordinatore regionale del partito.

Opposizione in subbuglio

Ubaldo Pagano, deputato Pd e capogruppo in commissione Bilancio alla Camera sottolinea invece gli aspetti negativi dell’impegno: “Non è solo stata persa un’altra occasione buona, ma si stanno compiendo nuovi e pericolosi danni con le ultime decisioni del Governo ha perfettamente ragione: non si possono regalare nuovi soldi pubblici senza vedersi restituire una prospettiva certa di sviluppo sano e sostenibile e, per giunta, tradendo ogni promessa fatta fino ad oggi e reintroducendo perfino lo scudo penale”

Dl sul tavolo del MIT il 19 gennaio,

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha convocato per le ore 14 del 19 gennaio al ministero. L’intervento del Governo col decreto legge e l’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia non hanno rasserenato la situazione con diverse vedute anche tra il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, e il sindaco della stessa città, Rinaldo Melucci. Favorevole al dl il primo, nettamente contrario il sindaco per risorse pubbliche elargite senza garanzia.

Sciopero confermato

I sindacati hanno confermato lo sciopero dalle 23 del 10 gennaio alle 7 del 12, con la manifestazione di protesta che raggiungerà l’apice l’11 a Roma nelle vicinanze di Palazzo Chigi.