Torna a crescere il timore di una nuova ondata Covid dopo l’aumento di contagi che si sta registrando in Cina. Con un’ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci, il governo ha imposto l’obbligo di tamponi negli aeroporti per controllare i viaggiatori in arrivo dal Paese asiatico. “Le sequenze che hanno fatto degli aerei atterrati a Milano sono tutte Omicron, quindi se tutto rimane nell’ambito della famiglia Omicron non abbiamo nessun problema perché siamo vaccinati”, così il prof. Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Bio-Medico di Roma, intervenuto a “Pomeriggio con noi” su Cusano Italia Tv.
Covid, Ciccozzi: “In Cina hanno fatto esattamente quello che non dovevano fare”
Dopo che la Cina ha annunciato la fine dell’obbligo di quarantena per chi arriva nel Paese dall’estero, gli altri Paesi hanno alzato il livello di allerta.
- “In Cina hanno tutto e il contrario di tutto – ha detto Ciccozzi. Hanno fatto esattamente quello che non dovevano fare. Hanno iniziato con un lockdown per arrivare a contagio zero con il virus più contagioso esistente sulla terra, quindi impossibile. Hanno vaccinato con un vaccino che funziona pochissimo, non ci sono neanche abbastanza dati per poter valutare, differente dal vaccino occidentale. Hanno vaccinato le categorie giovani e le persone più anziane non le hanno vaccinate perché non produttive. Poi hanno aperto di botto dopo il lockdown così. Come se apri una finestra mentre è in corso un’inondazione, l’acqua entra dentro a valanga. Loro stanno subendo quello che noi abbiamo subito all’inizio quando arrivò Omicron. Solo che noi eravamo vaccinati l’84-85% della popolazione e loro no. Questa è la differenza.
Il problema è se arriva qualcosa di diverso da Omicron, se continua a circolare in Cina in maniera così esasperata però l’evoluzione ci ha insegnato che fa sempre un passo avanti e non indietro. Quindi un passo verso l’adattamento dell’uomo: maggiore contagiosità, minore letalità. Dovrebbe continuare con questa marcia. Il rischio zero non esiste in epidemiologia ma noi siamo abbastanza preparati. Abbiamo vaccini, antivirali, il ministro ha fatto subito l’ordinanza sui tamponi”.
Il boom di casi di Covid-19 in Cina spaventa anche l’Italia. In queste ore, è alta la preoccupazione dopo i casi di contagi rilevati negli aeroporti di Roma e Milano, dove un passeggero su due è risultato positivo al virus, da alcuni voli diretti dalla Cina.
“Il tampone è comunque una garanzia di sicurezza – ha spiegato il professore – perché ci vogliono un paio di giorni per espletare i sintomi una volta contagiati con Omicron. “Però a questo punto o si bloccano completamente i voli dalla Cina, e sarebbe economicamente svantaggioso per il mondo, oppure fai i tamponi e fai il sequenziamento. La nostra tranquillità sta nel sequenziare quelli che troviamo positivi e nel sequenziamento troviamo solo la famiglia Omicron. Allora siamo tranquilli e garanti del vaccino. Omicron nel nostro Paese sta comunque diminuendo. Sia l’incidenza che i ricoveri che le terapie intensive.
È ovvio che dopo le feste, due-tre giorni dopo l’Epifania, potremmo avere di nuovo un rialzo del numero dei contagi ma è dovuto a un qualcosa di fisiologico potremmo dire. Ma i sintomi sono quelli e sono addirittura più miti dell’influenza che sta circolando. Se i sintomi sono questi va bene anche se ci dobbiamo aspettare un rialzo dei casi, ma non è nulla di importante”.