Suicidi in carcere 2022: secondo uno studio curato dal Garante dei detenuti Mauro Palma, nei primi 11 mesi di quest’anno si è registrato il più alto numero mai registrato negli ultimi dieci anni. Sarebbero 79 in tutto i reclusi morti suicida, gli episodi riguarderebbero soprattutto i periodi festivi. C’è chi si è suicidato durante i giorni di Ferragosto, chi invece nei primi giorni dell’anno. In cella si muore soprattutto quando fuori si festeggia, ricorda il Garante Mauro Palma. Sono i momenti dell’anno in cui siamo più fragili emotivamente, come arginare la sofferenza? Questi, sono momenti dell’anno in cui si riduce il personale e si riducono le attività. Ne parleremo a Prisma, stasera, su Cusano Italia TV (264 del DTT) con Maria Tinto, psicoterapeuta e scrittrice, autrice del libro Il Sole a Strisce.
Suicidi in carcere 2022: 583 in dieci anni
Suicidi in carcere 2022, dal 2012 al 2012 sarebbero circa 583 le vittime, un sesto delle quali nell’anno che va a concludersi, e le variabili prese in esame sono legate all’età, al genere, alla nazionalità, alla tipologia di reato. Molti dei detenuti morti suicida sono persone con fragilità personali: persone senza fissa dimora o con disagi psichici. Se n’è parlato stamattina a Torino durante la conferenza stampa “Gli spazi del carcere contemporaneo”.
Le vittime del 2022
Sono soprattutto uomini le vittime del 2022, italiani, e appartenenti alla fascia d’età (26-39 anni). Il più anziano di loro ha 83 anni e aveva un fine pena fissato per il 2030. Così, molti detenuti non arrivano in giudizio, e molti altri finiscono nei primi sei mesi di detenzione. L’idea è l’ingresso in un posto difficile provoca sofferenza, mentre quelli che resistono che tipo di caratteristiche personali hanno? A che punto sono le carceri con le attività interne? C’è chi propone corsi di specializzazione portando i detenuti ad imparare una professione, o a studiare iscrivendosi a corsi di laurea.