Sarebbe stata liberata nelle ultime ore una cittadina italiana sequestrata in Kenya. Lo comunica l’Ambasciata nazionale del Paese africano, che ha seguito e monitorato lo sviluppo della vicenda fino all’esito positivo. Continui e costanti gli aggiornamenti con la Farnesina, grazie anche alla collaborazione del Console onorario di Malindi (una città kenyota), Ivan Del Prete.
Italiana liberata in Kenya, l’Ambasciata sconsiglia la zona costiera
Secondo la ricostruzione dei fatti, la cittadina italiana oggi liberata sarebbe stata intercettata da un convoglio di terroristi nella contea di Lamu, sulla fascia costiera del Kenya. Non è chiaro se insieme a lei fossero presenti altri persone (probabilmente altri tre turisti, ma le informazioni sono estremamente frammentarie), in ogni caso il convoglio è stato tratto in inganno da un finto posto di blocco.
E’ probabile che si tratti di una cellula di Al-Shabaab, gruppo vicino all’Isis con sede in Somalia. Travestiti da finti miliziani dell’esercito kenyota, hanno intercettato il plotone da cui è nato uno scontro a fuoco in cui due persone sono rimaste uccise. I terroristi sarebbero poi scappati verso la zona rurale della contea. Un ufficiale ha riferito che, prima dell’arrivo degli agenti, i sospettati avevano già fermato quattro veicoli con lo stesso sistema. Tutto è nato da presunti spari contro il veicolo su cui viaggiavano le forze di polizia locali, che poi risposto agli spari. Solo in quel momento le autorità si sono accorte che poco più avanti c’erano altre vetture con alcune persone a bordo in evidente stato di agitazione. Nell’area sono poi stati ritrovati anche altri oggetti, tra cui una bicicletta.
In una nota, l’Ambasciata d’Italia in Kenya raccomanda i connazionali che hanno intenzioni di recarsi in Paese di evitare il lembo costiero, specialmente al confine con la Somalia, dove da anni si susseguono episodi legati al terrorismo locale.